Egitto
Magia del Sahara e fascino dei faraoni
La civiltà madre della nostra cultura

Abu Tuyur, deserto bianco

Dakhla, Mut

El-Kharga, Am al Dabadeb

Karnak, Luxor

Luxor









Sintesi del viaggio
Il viaggio abbina il piacere degli spazi del Sahara al fascino del contatto con la civiltà madre della nostra cultura. Si visitano molti dei siti archeologici più importanti e la parte che si svolge nel deserto non presenta pericoli pur prevedendo bei bellissimi tratti fuoripista, che si svolgono a distanze non eccessive dalle strade di collegamento.
Il programma prevede di arrivare in volo al Cairo sistemandosi in un comodo hotel di Giza, nei pressi delle piramidi. Si lascia la città partendo verso sud con le jeep che portano tutto quanto necessario per il viaggio nel deserto e si sosta per la visita del magnifico sito archeologico di Saqqara.
Presentazione del viaggio
Il programma prevede di arrivare in volo al Cairo sistemandosi in un comodo hotel di Giza, nei pressi delle piramidi. Si lascia la città partendo verso sud con le jeep che portano tutto quanto necessario per il viaggio nel deserto e si sosta per la visita del magnifico sito archeologico di Saqqara. Dopo pranzo si prosegue per Baharyya dove si sosta per la notte; quest’oasi offre diversi punti d’interesse e in anni recenti gli archeologi vi hanno trovato delle preziose mummie. Da Baharyya seguendo un percorso fuoripista che scorre a sud della strada si raggiunge il Deserto Bianco, dove si pone il primo campo tra le stupende formazioni di gesso che hanno reso celebre questa magica zona del deserto. Si torna quindi sulla strada arrivando all’oasi di Farafra e si prosegue fino a Dakhla, un’oasi molto interessante dove si alloggia in un bell’albergo del deserto nei pressi dell’antico villaggio di El Qasr. Oltre Dakhla si procede verso est raggiungendo una zona archeologica situata in pieno deserto, dove si pone un campo e si potrà sperimentare il piacere di esplorare delle rovine ben preservate tutt’ora oggetto di ricerca. Superata El-Kharga si arriva a Luxor, dove si visitano i sacri templi del Nilo e la Valle dei Re con le tombe dei Faraoni. Si rientra a Cairo in volo e si dedica l’ultima giornata alle visite, iniziando dalle piramidi a Giza, recandosi al Museo Archeologico ed alla cittadella; in serata chi lo desidera potrà assistere allo spettacolo “suoni e luci” alle piramidi.
L’itinerario prevede due campi non consecutivi, intervallati da notti in albergo. I campi sono il modo migliore per assaporare il fascino del deserto, sono uno dei momenti che, chi ha già viaggiato con noi, ricorda con maggior piacere, perché permettono di godere appieno dei luoghi più affascinanti. Un campo consente di vivere a contatto con quanto di più bello possa offrirci il deserto: basta solo un minimo di adattabilità, poichè il clima secco e salubre, dove gli insetti sono rari, facilita questa esperienza. Nei viaggi scorsi molti dei partecipanti erano alla prima esperienza di questo modo un po’ avventuroso di viaggiare, ma grazie alla buona organizzazione non ne hanno sofferto. Chi ne ha fatto esperienza ha sempre dimostrato entusiasmo per quei momenti passati nel silenzio di notti stellate, allietati da un fuoco con del buon cibo preparato dai nostri, ormai esperti, collaboratori egiziani. Nei campi abbiamo ospitato sia persone anziane che ragazzi, il più giovane di 6 anni. La logistica è ben collaudata e il materiale necessario è tutto fornito fino alle stoviglie ed ai materassini, ad eccezione solo del sacco a pelo. Si utilizzano tende da due, utilizzabili anche singolarmente, che vengono montate dagli assistenti (ma l’aiuto dei partecipanti, quando si partecipa ad un viaggio nel deserto, è gradito, seguendo lo spirito di fratellanza tipico del deserto) e il cuoco sorprende per la capacità di cucinare tante cose buone, in mezzo al nulla. Per i pasti ci si siede a terra utilizzando delle stuoie. Chiaramente non è possibile allestire delle docce per la carenza d’acqua, che deve essere trasportata; viene quindi predisposto un contenitore con rubinetto per lavarsi le mani ecc. Le tende solitamente vengono poste su terreni sabbiosi, morbidi, ma si ha comunque a disposizione un materassino di gommapiuma; chi lo desidera può portare anche un proprio materassino da sovrapporre.
Programma del viaggio
1°g. Sabato 11 aprile, partenza per il Cairo
Giunti al Cairo ci si sistema nella zona di Giza, vicino alle Piramidi, presso l’Oasys Pyramids Hotel o il Cataract Hotel.
2°g. 12/4 Giza (Cairo) – Saqqara – Baharyya
Partenza con le jeep che trasportano tutto l’occorrente per il viaggio nel deserto. Si procede verso sud arrivando al bellissimo sito di Saqqara, necropoli dell’antica capitale di Memphis nota per la piramide a gradoni di Zoser ed alcune tombe di notabili, dove si ammirano pitture stupende. Dopo il pranzo si prosegue per l’oasi di Baharyya, iniziando la traversata del deserto in direzione sud ovest. Si alloggia al El Beshmo, un gradevole e pulito alberghetto, e si visita l’oasi.
3°g. 13/4 Baharyya – Deserto Bianco
A sud di Bahariyya un percorso fuori pista ai bordi di una frastagliata falesia dove si insinuano le sabbie porta ad Agabat, sul bordo settentrionale del Deserto Bianco. E’ un punto panoramico eccezionale nei cui pressi si trova una particolare formazione forata; si raggiunge la “fonte magica” per il pranzo. Nel pomeriggio ci si addentra nello spettacolare ambiente dei funghi di gesso, bizzarre formazioni rocciose di un candore abbagliante, frutto del lavoro erosivo dei venti. Si pone il campo in un luogo di indimenticabile bellezza.
4°g. 14/4 Deserto Bianco – Farafra – Dakhla
Con le jeep si prosegue l’esplorazione del Deserto Bianco e si prosegue poi per l’oasi di Farafra, dove si pranza nei pressi di un piccolo museo etnico. Verso Dakhla la strada è asfaltata e si procede veloci, con un solo tratto di fuoripista dove ci si lancia speditamente sulla sabbia piatta. Tra le dune di sabbia della zona di Dakhla, grazie a centinaia di piccole sorgenti che formano anche dei laghetti, sono sorti alcuni splendidi villaggi. Il più caratteristico è Mut, con alcuni antichi palazzi e un’interessante moschea, tutto costruito in mattoni di terra e le case poste vicine una all’altra per proteggersi dal sole formando viuzze tortuose a volte coperte, creando degli spazi silenziosi avvolti nell’ombra dove si affacciano porte di legno con soffitti, muri e pavimenti del medesimo quieto color beige; passeggiarvi induce un particolare senso di mistero. Si alloggia all’hotel Desert Lodge, nei pressi del villaggio di Mut.
5°g. 15/4 Dakhla – Am al Dabadeb
Si lascia l’oasi di Dakhla seguendo una traccia fuoripista che si snoda a nord della strada carrozzabile transitando da Ain Amur, la strategica fonte d’acqua posta sul plateau dell’Abu Tartur, dove i romani costruirono un forte e si individuano tracce storiche e graffiti che coprono due millenni di storia. Proseguendo, scesi dal plateau si arriva ad Am al Dabadeb, dove si pone il campo. In questo sito archeologico in antichità sorgeva una città; i resti del forte di origine romana sono ancora ben conservati e dalle alture circostanti, tra le rade piante che ancora crescono, si individua molto bene la planimetria della città. E’ un luogo incantato e sconosciuto, interessante da esplorare.
6°g. 16/4 Am al Dabadeb – El Kharga – Luxor
Si proseguono le esplorazioni in fuoripista, arrivando agli sperduti siti archeologici di Qasr Labeka, sito della più grande tra le antiche fortezze della zona, dove si trovano due templi, l’acquedotto e tombe di epoca romana, e di Al Deir, che risale all’epoca di Diocleziano. Si transita quindi dall’oasi di Kharga, che offre diverse possibilità per visite di interesse storico, in particolare i templi di Hibis e di an-Nadura e la necropoli di al-Bagawat. Da Kharga con un percorso di circa quattro ore su strada asfaltata si raggiunge Luxor, dove si alloggia all’hotel Sofitel o all’Hilton.
7°g. 17/4 Luxor – Cairo
Visita della Valle dei Re, l’indimenticabile sito che preserva le tombe sotterranee di molti faraoni, del tempio di Luxor e di Karnak, il più grandioso tempio d’Egitto. Dopo cena si parte in volo per il Cairo dove ci si sistema nel medesimo hotel di Giza utilizzato all’arrivo.
8°g. 18/4 Cairo
Le visite iniziano dall’immortale Giza, con le piramidi e la sfinge, poi ci si reca al grandioso Museo del Cairo, dove tra i mille reperti brilla l’incredibile tesoro di Tutankhamon. Nel pomeriggio si esplora la città; i punti salienti sono la cittadella con la moschea di Mohammed Ali, ma anche il bel mercato di Khan al Khalili. In serata chi lo desidera si potrà recare allo spettacolo “Suoni e Luci” alle piramidi: è molto turistico, ma vedere le piramidi e la sfinge illuminate è una cosa da non perdere.
9°g. Domenica 19 aprile, volo di rientro
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Giza, la Sfinge
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