Bhutan
Oltre i confini del tempo
Viaggio da 7 a 9 giorni

Dzong e valle di Paro

Punakha

Salita al passo del Pele

Valle di Phobjikha

Wangdue Dzong

Sintesi del viaggio
Questo programma consente di visitare in modo soddisfacente il Bhutan occidentale, toccandone tutti i luoghi più importanti e famosi senza tralasciare un contatto con l’”anima” del paese, raggiungendo luoghi pressoché sconosciuti al turismo. Potendo estendere il programma, si consiglia di dedicare una giornata alle visite dei monasteri posti nei dintorni di Thimpu e/o di utilizzare un giorno per esplorare la valle di Paro.
- Paro
- Thimpu
- Punakha
- Wangdue
- Phobjikha
- Wangdue
- Paro
- Monastero di Taktshang
Presentazione del viaggio
Questo programma consente di visitare in modo soddisfacente il Bhutan occidentale, toccandone tutti i luoghi più importanti e famosi ma dedicandosi anche a luoghi pressoché sconosciuti al turismo, che permettono di entrare in contatto con l’ “anima” del paese. Dopo le visite di Paro, Simtokha e Thimpu, una volta valicato il passo del Dochu, si arriva a Punakha, il meraviglioso Dzong che fa da sede invernale al corpo monastico e al Je Khempo, l’Abate capo del Bhutan. Proseguendo verso est, oltre Chimi e Wangdue, si raggiunge la valle di Phobjikha, nella riserva naturale delle Colline Nere, dove un monastero Nyingmapa troneggia sul bellissimo villaggio di Gangte. Nei pressi di Wangdue ci si reca al piccolo monastero di Nezergang, vero archetipo del mondo bhutanese. L’ultima giornata è riservata alla salita a Taktshang, il monastero “nido della tigre” di Guru Rimpoce. Potendo estendere il programma, si consiglia di dedicare una giornata alle visite dei monasteri posti nei dintorni di Thimpu, nonché di utilizzare un giorno per esplorare la valle di Paro.
ITINERARIO
Oltre ai servizi in Bhutan, tutto quanto richiesto per l’organizzazione del viaggio può essere predisposto da Amitaba: le prenotazioni dei voli della Druk Air bhutanese, i voli dall’Europa, i servizi richiesti in India, Nepal o Tailandia, i collegamenti da Phuntsholing per chi entra o esce dal confine terrestre. Il programma cita solo quanto si prevede dal momento dell’ingresso in Bhutan fino all’uscita dal paese, ipotizzando di arrivare e ripartire in aereo.
Per ogni chiarimento o richiesta, contattateci: amitaba@amitaba.net – tel.: 02 33614196
Programma del viaggio
1°g. Arrivo in volo a Paro
Giunti a Paro, dove la maggior parte dei voli atterra in tarda mattina, ci si sistema in hotel; tutti gli spostamenti vengono eseguiti in auto o in pulmino privati che si utilizzano per tutto il viaggio. Ci si reca a visitare lo Dzong, che appare da lontano come un monolite bianco che domina la valle, e Ta Dzong, dove ha sede il Museo Nazionale. Si consiglia di completare la giornata con una piacevole passeggiata che impegna in tutto per circa un’ora e porta al villaggio e al tempio di Drangchok.
2°g. Paro – Thimpu
Da Paro si raggiunge Thimpu, un viaggio di circa 2 ore per coprire la distanza di 65 km. Sul percorso di visita Semtokha, che fu il primo Dzong costruito dallo Shabdrung nel 1631, l’abate proveniente da Ralung in Tibet che pose le basi della struttura religiosa e politica del Bhutan. A Thimpu, capitale del Bhutan, visita della cittadina, del grandioso Trashichhoe Dzong, dove sono situate la sede del governo, la sala del trono del Re e la sede estiva dell’Abate del Bhutan, e di Dechen Podrang; ci si reca poi al tempio di Changangkha Lhakhang, sopra Thimpu, vero gioiello dove spesso è possibile assistere alle cerimonie dei monaci. A Thimpu sistemazione in hotel.
3°g. Thimpu – Punakha – Wangdue
Da Thimpu si consiglia di partire presto, per godere della vista dell’arco himalaiano dal passo di Dochu, a 3166 metri, dove in una foresta lussureggiante migliaia di bandiere di preghiera colorate circondano 108 Chorten [reliquiari] costruiti per commemorare le battaglie svoltesi nel 2004 ai confini con l’Assam; qui si trovano anche tanti piccoli Tsa Tsache contengono le ceneri dei defunti, posti in gran numero attorno al Chorten più antico. La discesa tra scenari grandiosi porta alla valle di Punakha, dove si trova lo Dzong più bello e storicamente importante del paese, meravigliosa sede invernale del Je Khempo, l’Abate del Bhutan. Dopo la visita dello Dzong di Punakha ci si reca con una passeggiata che transita per un bel villaggio al tempio della fertilità di Chimi Lhakhang, posto in cima ad una panoramica collina che sovrasta il fiume, a metà strada tra Punakha e Wangdue. Questo tempio fu fondato dal grande Lama Kunley, “l’illuminato pazzo” il cui emblema fallico adorna l’ingresso di molte case rurali. Le coppie che non riescono ad avere figli e chiedono qui con fiducia questa grazia vengono quasi sempre esaudite …anche gli stranieri! Sosta per la notte in un hotel nei pressi dello Dzong di Wangdi Phodrang. Si percorrono in tutto circa 100 km.
4°g. Wangdue, escursione a Phobjikha
Escursione alla valle di Phobjikha attraverso immense foreste di rododendri; nella natura bellissima qui trovano rifugio le rarissime gru dal collo nero. Su di un colle, attorniato dalle belle case del villaggio, poggia il monastero Nyingmapa di Gangte, che, assieme a Tamshing in Bumthang, è retto da Kunzang, l’abate riconosciuto come la nona reincarnazione del più famoso Santo bhutanese, Pema Lingpa, che visse nel XV secolo. Si rientra a Wangdue in serata; il percorso è anche oggi di circa 100 km.
5°g. Wangdue – Paro
Visita dello Dzong di Wangdi Phodrang. Si consiglia di recarsi poi a Nezergang, un piccolo antico monastero il cui abate è un Tulku (reincarnato), posto su un poggio oltre il fiume di rimpetto allo Dzong di Wangdue, si raggiunge con una passeggiata di circa un’ora attraverso uno stupendo ambiente rurale. Il trasferimento a Paro, che riattraversa il bel valico del Dochu, impegna per circa 5 ore; a Paro sistemazione in hotel.
6°g. Paro, escursione al monastero di Taktshang,
Il “nido della tigre” di Guru Rimpoce, sicuramente il luogo più celebre del Bhutan, incastonato nelle rocce sopra la valle. Per facilitare la salita (c.a. 2 ore in tutto), con una modica spesa chi vuole può noleggiare un cavallo, con cui si giunge fino ad un bel rifugetto, da cui si gode una vista stupenda. Da qui si prosegue attraverso una magnifica foresta portandosi ai piedi del monastero in meno di un’ora. Tornati a valle ci si reca al villaggio e al forte di Drukyel e poi a Kyuchu Lhakhang, uno dei monasteri più antichi del Bhutan.
7°g. Volo di ritorno
Tutti i voli lasciano Paro di prima mattina.
SE SI DISPONE DI QUALCHE GIORNO IN PIÙ…
Chi dispone di uno o due giorni in più può arricchire questo itinerario con alcune interessanti visite, che completano molto bene un’esplorazione del Bhutan occidentale:
1°g. Thimpu, eremi e monasteri posti nei dintorni (inserito tra il 2° e il 3° giorno); ci sono molte opzioni da scegliere, tra le quali suggeriamo le seguenti.
A nord (sul percorso in auto si può visitare Pangri Zampa, che fu la prima residenza dello Shabdrung): Tango; per visitarli è necessario ottenere uno speciale permesso che Amitaba può ottenere. Ciascuno di questi 3 luoghi richiede un tratto di salita a piedi; i tempi approssimativi sono circa 30 min. per Chari; 45 min. per Tango; 2 ore e mezza per Drolay. C’è anche un sentiero che collegando Tango a Drolay rende facile combinare la visita di questi due, con un tempo di cammino complessivo di circa 4/5 ore. Chari e Drolay sono luoghi di ritiro dove i monaci perfezionano le proprie capacità nelle pratiche meditative. A Chari viene custodito uno stupa d’argento che contiene i resti del padre dello Shabdrung. Drolay è un eremo che ospita una quindicina di monaci. Tango (Ta significa cavallo; Ngo testa) è un isolato monastero che risale al XIII secolo ed è considerato l’Oxford monastica della scuola Drukpa del Bhutan. Nel paese ci sono altri istituti simili, ma Tango, che ospita circa 200 monaci, é il più selettivo. Vengono scelti ogni anno circa 20 novizi tra i 13 e i 16 anni, che seguono un corso di studi molto impegnativo (iniziano alle 4 e proseguono fino alle 22 ogni giorno, tranne il sabato). Dopo mediamente 9 anni acquisiscono il titolo di “Acharya” e se poi superano con successo un ritiro in totale solitudine per tre anni, tre mesi e tre giorni diventano “Khempo”. Il giovanissimo rettore dell’istituto è considerato la reincarnazione del fondatore di Taktshang; è stato autore di un episodio divertente diventato un aneddoto nazionale: aveva solo 5 anni e, quando bruciò Taktshang, si precipitò nella sala del trono accusando pubblicamente il re di essere un incapace perché non era in grado di curare le cose che lui gli aveva affidato.
A ovest: chi è più allenato può scegliere di affrontare 850 metri di dislivello in salita (si impiegano mediamente 3 ore) e arrivare all’antico monastero di Phajoding (3450 mt), fondato nel XIII secolo, dove si trovano due templi stupendi (per entrare serve un permesso speciale); salendo ancora, da Phajoding si arriva all’eremo di Thujidrag Lhakhang (3760 mt). In discesa si può transitare dal tempio di Chokuze allungando di poco il percorso; aggiungendo circa 1 ora e mezza di cammino, da Chokuze si può scendere alla scuola monastica di Wandigtse raggiungendo la strada presso lo Dzong di Dechen Podrang.
2°g. Paro, esplorazione della valle (inserito prima o dopo l’escursione a Taktshang del 6° g.)
Anche qui ci sono molte opzioni tra cui scegliere; ecco i nostri suggerimenti. Ci si reca in jeep alla scuola monastica di Sangchoekar in posizione panoramica sulla valle; da qui si può scendere a piedi transitando dal tempio di Kunga Choeling fino al villaggio di Langu (un’ora e mezza). Quindi visitare l’antico eremo di Dzongdrakha, che si raggiunge con mezz’ora circa di cammino dalla strada che collega Paro a Haa. Se si prosegue lungo questa strada si arriva ad un passo posto a circa 3700 metri, che offre una vista stupenda; prima del valico si può visitare il convento femminile di Chile (c.a. 45 min. a piedi, ma in salita: si parte da quota 3270 per arrivare ai 3500 mt del monastero, attraverso una foresta stupenda). Disponendo di un’unica giornata, alcuni preferiscono non visitare Sangchoekar ed eseguire un’escursione fino a Haa, che può includere le visite di Dzongdrakha e del convento femminile di Chile.
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Monachelli a Dechen Phodrang
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