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Bhutan e Nepal


Bhutan e Nepal: Capodanno a Paro e valle di Katmandu

Un incontro con il Paese del Drago e le meraviglie artistiche del Nepal. Est. Chitawan e Lumbini


Taktshang, il Nido della Tigre

Bimbe bhutanesi

Ruote di preghiera

Dipinto a Nabgang

Chitawan, rinoceronte

PARTENZA
26/12/2022
RITORNO
6/1/2023
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
10/01/2023
2a ESTENSIONE
DURATA
12 o 16
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Il viaggio offre un percorso molto ricco: in un tempo contenuto, ma sufficiente per garantire la qualità e l’approfondimento delle visite, si spazia dalla valle di Katmandu al Bhutan occidentale e si trascorre la serata di Capodanno a Paro, la più celebre località bhutanese. Nel Druk Yul, il “Paese del Drago Tuonante”, si visitano gli stupendi Dzong di Paro, Thimpu e Punakha oltre a diversi siti importanti nel peculiare mondo culturale bhutanese, e si raggiunge l’immortale ‘Nido della tigre’ di Taktshang, luogo simbolo del Paese. In Nepal si vedono i siti storici principali incontrando il meglio dell’arte newari, la cui tradizione ha creato alcune tra le forme raffigurative più belle dell’Asia ed è stata la raffinata matrice storica dell’iconografia tibetana. Al termine è prevista un’estensione per esplorare il Parco Nazionale di Chitawan, anche a dorso d’elefante, e visitare Lumbini, il luogo della nascita del Budda.

Meglio buoni pensieri che buoni rituali.
  • Katmandu
  • Bodnath
  • Bhaktapur
  • Patan
  • Paro
  • Thimphu
  • Punakha
  • Taktshang
  • Katmandu
  • Chitwan
  • Lumbini
  • Katmandu

 Presentazione del viaggio


Per degli approfondimenti può essere utile visitare le sezioni del sito dedicate al Nepal e al Bhutan.

Arrivati a Katmandu ci si rilassa un poco e l’indomani ci si imbarca sul volo per Paro, che è l’unico aeroporto internazionale del Bhutan. Ci si reca alla vicina Thimpu, la capitale, dove s’inizia a scoprire questo esoterico Paese andando allo Dzong di Trashichhoe, dove si trova anche il trono reale, a Dechen Podrang, che era la precedente sede del governo ed è ora scuola monastica. Si vede il convento femminile e si cerca di cogliere il mistero di Changangkha Lhakhang, dove vengono benedetti i bimbi nati nella valle. Ci si sposta quindi verso est valicando il panoramico passo del Dochu, che ora è anche un luogo commemorativo con i 108 chorten fatti erigere qui dal IV Re, accedendo alla grande valle di Punakha. Qui alla confluenza di due fiumi si erge il meraviglioso Dzong, forse il più bello, ma sicuramente il più importante da un punto di vista storico, dove sono custodite con religiosa reverenza le spoglie del mitico Shabdrung, il mistico fondatore del Druk Yul nella forma che ha mantenuto fino ad oggi. Altrettanto interessante qui è l’escursione ai villaggi dei monti circostanti, dalla sorprendente bellezza bucolica, dove si trovano alcuni importanti eremi e scuole monastiche. Si rientra quindi nella valle di Paro, dove si visitano il celebre Dzong ed il prezioso Dungtse Chorten. L’ultima giornata in Bhutan è dedicata a Taktshang, il “nido della tigre” di Guru Rimpoce, considerato il luogo simbolo del Bhutan per la sua impareggiabile bellezza, e la si completa con Drukyel e lo storico Kyuchu Lhakhang, il tempio geomantico con affreschi e statue di fattura eccezionale.

Tornati in Nepal si visitano i siti principali della valle di Katmandu, dove si resta impressionati dall’arte nepalese che rivela un’espressione unica per il suo sincretismo. Si ammirano le forme più intricate e bizzarre di dei e demoni, arricchite da dettagliati intarsi, di cui sono stati adornati palazzi e templi, e sovente anche le vecchie case. I siti più celebri sono raccolti nelle tre antiche capitali della valle (Baktapur, Patan e Katmandu), tutte parte del percorso, mentre il forte spirito religioso che anima le persone lo si incontra vivissimo a Bodnath e Swayambu per i buddisti ed a Pashupatinath per gli induisti, anche questi parte dell’itinerario. Ci si immerge in tutto questo, avendo anche del tempo per lanciarsi tra le migliaia di negozietti che fanno di Katmandu un paradiso per ogni tipo di acquisto di oggetti orientali e si conclude con una serata in un ristorante tipico che offre anche uno spettacolo folk.

ESTENSIONE A CHITAWAN E LUMBINI

Lasciata la valle di Katmandu, accompagnati dalla guida nepalese, si raggiunge il fiume Trisuli e lo si segue fino alla giungla di Chitawan, il parco naturale più importante del Terai, dove ci si sistema in un lodge nel cuore della giungla. I Rangers istruiscono sulla vita della fauna e l’ambiente, e conducono anche a dorso di elefante alla ricerca dei rinoceronti bianchi e dei mille animali che popolano la foresta, tra cui la tigre, che è però difficilissima da avvistare. Si prosegue da qui per Lumbini, luogo della nascita del Budda, oggi divenuto anche centro di pratica meditativa e religiosa, con templi e monasteri di gran parte delle tradizioni buddiste del mondo. Da Lumbini si rientra a Katmandu in volo.

NOTA TECNICA

A fine dicembre e inizio gennaio in Bhutan e nella valle di Katmandu il clima è solitamente secco ed il cielo limpido. Si incontrano le temperature più basse a Paro in Bhutan, dove di notte possono raggiungere lo zero termico e di giorno arrivano ad un massimo di 14; ma anche qui il sole è caldo e di giorno si effettuano le visite senza particolari problemi. A Punakha le medie stagionali vanno da una minima di 8°C a massime di 16-18°C. I luoghi più caldi si incontrano nell’estensione, a Chitawan ed a Lumbini. Sia in Nepal che in Bhutan gli alberghi sono riscaldati e puliti con stanze dotate di lenzuola e bagno con acqua calda. Il cibo è valido, in Nepal chi vuole può anche trovare pietanze europee ed in Bhutan lo stile è tra l’indiano e l’internazionale con qualche preparazione locale e cinese; tutti gli amici italiani che hanno viaggiato in Nepal e Bhutan con noi non hanno perso un etto…. Per gli spostamenti si utilizzano dei comodi pulmini.

 Programma del viaggio


1°g. Lunedì 26 dicembre, partenza per il Nepal
Non ci sono collegamenti diretti dall’Italia per Katmandu ed alcuni viaggiatori scelgono di transitare da Delhi in India; vi è un’ampia scelta di compagnie aeree e Amitaba può prenotare quella di maggior gradimento. La maggior parte dei voli prevede di viaggiare la notte arrivando nella giornata successiva.

2°g. 27/12 Arrivo a Katmandu
Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente nepalese di Amitaba e trasferimento all’hotel Manaslu (hotelmanaslu.com). Relax e tempo libero; la cena è in hotel.

3°g. 28/12 Katmandu – Paro – Thimpu
Il volo della Druk Air per Paro parte alle 9.10 con arrivo alle 10.55; la visuale della catena himalaiana a nord è stupefacente, si ammirano ben 6 ‘ottomila’, tra cui l’Everest ed il Kanchendzonga, e, arrivando, anche il Chomolhari, la montagna sacra del Bhutan. All’arrivo è in attesa dei partecipanti la guida bhutanese che parla la lingua italiana. Paro, l’unico punto d’ingresso aeroportuale del Bhutan, è un bel villaggio che ha conservato le proprie caratteristiche tradizionali; si avrà modo di visitarlo nei prossimi giorni. Si parte dall’aeroporto per Thimpu, la capitale, che dista circa 65 km; un percorso che richiede quasi 2 ore: la velocità è sempre moderata per via delle curve ed il limite ufficiale è comunque di 40 km/h – si ha così modo di gustare gli stupendi panorami. Thimpu è il centro amministrativo del Bhutan e sta rapidamente crescendo, mantenendo però lo stile tradizionale nelle costruzioni. Si pranza e nel pomeriggio si visita il grandioso Trashichhoe Dzong, dove sono situate la sede del governo, la sala del trono del Re e la sede estiva dell’Abate del Bhutan, e ci si reca a visitare alcuni centri di produzioni artigiane. Si alloggia presso l’hotel Pedling o simile.

4°g. 29/12 Thimpu – Punakha
Si completano nel corso della mattina le visite a Thimpu: Dechen Podrang, un magnifico palazzo che fu la sede del Governo prima della costruzione di Trashichhoe ed è ora una scuola monastica. Quindi il grazioso convento femminile, situato poco lontano; e si completa col tempio di Changangkha Lhakhang, sopra Thimpu, dove le persone del luogo portano i nuovi nati per essere benedetti, un vero gioiello dove a volte è possibile assistere alle cerimonie dei monaci. Dopo pranzo si prosegue verso est risalendo il passo di Dochu, di 3166 mt, dove in una foresta lussureggiante con una stupenda visuale dell’arco himalaiano si trovano 108 Chorten (reliquiari); qui si trovano anche tanti piccoli tsa tsa contenenti le ceneri dei defunti, posti in gran numero attorno al Chorten più antico. La discesa tra scenari grandiosi porta nella valle di Punakha, dove ci si accomoda presso l’hotel Zangtopelri o simile, posto sui colli sopra la vallata.

5°g. 30/12 Punakha
Si visita lo Dzong di Punakha, che è il più bello e storicamente importante del Paese, la meravigliosa sede invernale del Je Khempo, l’Abate del Bhutan, che vi risiede con i circa 1600 monaci che costituiscono il suo seguito durante i sei mesi più freddi dell’anno, per via del clima mite di questa valle. Infatti è situato a 1250 mt di quota, mentre Thimpu, dove è situata la sede estiva, è a 2300 mt. Lo Dzong è curato con amore e senza badare a spese, come si riscontra dalla qualità dei lavori che sono stati fatti per restaurare il tempio principale, che era stato danneggiato da un’inondazione. Tra gli affreschi si ammirano anche rarissimi mandala che non si trovano facilmente rappresentati altrove, neppure nei testi specifici. L’antica arte iconografica qui è … nel presente. Nel pomeriggio si effettua un’escursione sui monti ad ovest di Punakha, dove si trovano il tempio di Nabgang e le scuole monastiche di Talo e Nalanda, tra tipici e ben curati villaggi, una delle aree rurali più belle della regione, luogo d’origine delle quattro consorti del IV re del Bhutan.

6°g. 31/12 Punakha – Paro
Si prosegue il viaggio ripercorrendo la strada che porta al passo di Dochu e, arrivati nella vallata di Thimpu, si prosegue per Paro. Qui nel pomeriggio ci si reca allo Dzong, reso celebre anche dal film “Il piccolo Buddha” giratovi da Bertolucci, ed alla sovrastante torre di Ta Dzong dove è alloggiato il museo; si completa la giornata con la visita del Dungtse Chorten, costruito dal mitico Tamgtok Gyalpo, che all’interno rivela una potente atmosfera mistica e stupendi affreschi. Si alloggia presso l’hotel Rema Resort o simile.

7°g. 1/1/2023 Paro, escursione a Taktshang
A nord di Paro si trova il monastero di Taktshang, il “nido della tigre” di Guru Rimpoce, sicuramente il luogo più celebre del Bhutan, sospeso tra le rocce sopra la valle. Per facilitare la salita (c.a. 2 ore in tutto), con una modica spesa chi vuole può noleggiare un cavallo; sul percorso si giunge ad un rifugetto da cui si gode una vista stupenda, il punto dove volendo si possono fermare i meno allenati e dove solitamente si consuma il pranzo. Per questa escursione si consiglia di portare con sé dei vestiti caldi, giacca antivento e scarpe adatte a camminare su sentiero. Tornati a valle ci si reca al villaggio ed al forte di Drukyel e quindi a Kyuchu Lhakhang, uno dei monasteri più antichi del Bhutan, la cui fondazione è attribuita al re del Tibet Songtsen Gampo (VIII sec.), che contiene alcune preziosissime statue di Cenresi ed è uno dei 108 templi geomantici del Tibet.

8°g. 2/1 Paro – Katmandu, con Pashupatinath e Baktapur
Il volo della Druk Air per Katmandu parte alle 7.10 con arrivo alle 8.25; si avrà una seconda opportunità per ammirare i magnifici panorami sulla catena himalaiana. All’arrivo si viene ricevuti dal corrispondente nepalese di Amitaba. Si iniziano le visite della valle di Katmandu andando a a Pashupatinath, l’antichissimo santuario indù lungo le rive del fiume Bagmati dedicato a Shiva, luogo di pellegrinaggio dove giungono anche molti pittoreschi Sadhu. L’intera collina è un mondo da scoprire, disseminata di antichi tempietti immersi nel verde; sulla riva del fiume avvengono le cremazioni. Completata questa splendida visita si prosegue Baktapur, il cui nome significa “città dei devoti”. È la meglio preservata tra le tre antiche capitali della valle di Katmandu. Qui è più facile rivivere l’atmosfera che permeava la vita della gente prima del recente avvento della ‘civiltà’ moderna. Oltre al piacere di curiosare, questa città-villaggio offre esempi stupendi di architettura newari, tra cui la Nyatapola Mandir, una pagoda a cinque livelli, e le tre piazze di Durbar, Tumadhi e Dattatraya. Si alloggia nel medesimo hotel utilizzato all’arrivo.

9°g. 3/1 Katmandu: Bodnath e Patan
Ci si reca allo Stupa di Bodnath, nel cuore del quartiere tibetano, ricco di botteghe, negozi e importanti templi e monasteri; qui ci sono anche alcuni panoramici ristorantini, dove si potrà fare una piacevole sosta per il pranzo. Nei dintorni del grande Stupa si potranno visitare diversi templi e monasteri tibetani; tra i più interessanti, da non perdere  sono quello Nyingma di Sechen, sede della reincarnazione di Dilgo Kyentse Rinpoche, ed il “monastero bianco” Ka-Nying, di tradizione Kagyu e Nyingma, fondato da UrgyenTulku. L’intero quartiere è vivissimo ed anche gradevole per fare interessanti acquisti. Si prosegue quindi per Patan, la più antica delle tre capitali. La piazzetta centrale, dove sono ancora visibili i danni causati dal recente terremoto, è un gioiello dell’architettura newari, di cui il Palazzo reale è un esempio squisito; tra i vari templi della zona circostante i più importanti sono il Tempio d’Oro e il Kumbeshwor.

10°g. 4/1 Katmandu: Swayambhunath e Durbar
Oggi si visita il centro storico di Katmandu: la piazza di Durbar e dintorni con i magnifici templi; quindi si raggiunge il ‘colle delle scimmie’ per la visita di  Swayambhunath, l’antichissimo stupa che si erge sulla valle, i templi circostanti e le colline adiacenti di Manjushri e Saraswati. La sera è prevista una cena conviviale in un ristorante tipico che offre uno spettacolo di folclore nepalese.

PER CHI RIENTRA

11°g. 5/1 Katmandu e volo di rientro
Tempo libero fino al momento del trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo di rientro.

12°g. Venerdì 6 gennaio, arrivo a destinazione

ESTENSIONE A CHITAWAN E LUMBINI

11°g. 5/1 Katmandu – Chitawan
Si lascia la valle di Katmandu utilizzando un pulmino privato diretti a Chitawan, il grande Parco Nazionale nepalese del Terai, un percorso di circa 180 km che impegna da 5 a 6 ore. L’itinerario è interessante, si transita da molti villaggi e si segue il grande fiume Trisuli finché sfocia nel Terai ai piedi della catena himalaiana. A Chitawan si alloggia al Green Park Chitwan. Quest’area naturale, dichiarata riserva nel 1970 e successivamente Parco Nazionale, si estende per 932 kmq e ospita, tra gli animali più celebri, un gran numero di rinoceronti e di tigri, oltre a diversi tipi di gazzelle, bufali, coccodrilli ed una grandissima varietà di uccelli (525 specie!). Nel corso del giorno e mezzo che si trascorre qui si seguiranno diverse attività con la guida degli esperti ranger, iniziando con un’introduzione al luogo. Si consumano tutti i pasti nel ristorante del resort.

12°g. 6/1 Chitawan
Le attività previste durante il soggiorno a Chitawan sono diverse ed interessanti: un safari di circa un’ora e mezza con gli elefanti nella foresta; la visita ad un villaggio dell’etnia Tharus utilizzando carri trainati dai buoi; una camminata guidata nella foresta – che presuppone di attenersi scrupolosamente alle indicazioni date dal ranger; discendere il corso del fiume Rapti con le canoe tradizionali, che è il modo migliore per osservare gli uccelli acquatici e gli animali sulle rive mentre si scivola in silenzio sull’acqua; la visita al centro di riproduzione dei coccodrilli; e si assiste al bagno degli elefanti nel fiume, dove chi vuole potrà aiutare a spazzolare i pachidermi! Nella giornata di oggi si inizia all’alba, quando è più facile vedere gli animali.

13°g. 7/1 Chitawan – Lumbini
Lasciato il Parco si seguono verso ovest le pianure che lambiscono in monti himalaiani arrivando a Lumbini, un viaggio di circa 165 km che richiede da 5 a 6 ore; si alloggia e si cena presso l’hotel Lumbini Buddha Garden. Nel pomeriggio si iniziano le visite; s’inizia recandosi alle rovine di Kapilvastu, la capitale del regno dove nacque il Budda (vi è ‘concorrenza’ su questo: anche oltre il vicino confine dell’India ci sono delle rovine che là vengono considerate quelle ‘vere’…).

14°g. 8/1 Lumbini
A Lumbini nacque il Budda; nel Giardino Sacro nel 1996 è stata portata alla luce una pietra che segna il punto dove secondo la tradizione avvenne la nascita. Il sito è tranquillo e vi è una vasta area protetta dove sono stati costruiti i monasteri di tante diverse tradizioni, molti dei quali interessanti da visitare; si ha così l’opportunità di vedere in un unico spazio i diversi stili dei templi buddisti dell’Asia.

15°g. 9/1 Lumbini – Katmandu e volo di rientro
Nel corso della mattina si parte in volo per Katmandu (orari da confermare). All’arrivo si avrà a disposizione un veicolo, potendo cogliere un’ultima occasione per fare degli acquisti, un’attività per cui la città è giustamente famosa, e ci si reca in aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo di rientro.

16°g. Martedì 10 gennaio, arrivo a destinazione

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Dzong e valle di Paro

 GALLERIA FOTOGRAFICA

Passo del Dochu
Affreschi a Dungtse Chorten
Taktshang, il Nido della Tigre
Bimbe bhutanesi
Ruote di preghiera
Dipinto a Nabgang
Chitawan, rinoceronte
Swayambunath
Giovane monaco bhutanese
Effige di Mahakala

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.

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