Bhutan
Il Paese del Drago con il Festival di Thimpu
Un attento incontro con la bellezza e la cultura di Druk Yul

Pangri Zampa

Punakha Dzong

Thimpu Tsechu

Thimpu Drupchen

Thimpu Drupchen









Sintesi del viaggio
Il viaggio prevede la visita dei siti più importanti della regione occidentale, da Takshang (il ‘nido della tigre’) allo Dzong di Punakha, e la partecipazione al festival del Thimpu Drubchen che si tiene di fronte al Trashichhoe Dzong, sede del trono del re e del governo, nella piccola capitale del Bhutan.
È un percorso che porta ad un bell’incontro con Druk Yul – il “Paese del Drago Tonante” – questo è il vero nome del Paese per i bhutanesi, l’unica civiltà sopravvissuta agli sconvolgimenti del XX secolo dove permane un ordine sociale e ambientale ispirato ai principi del buddismo tibetano. Questa peculiarità culturale è ancora viva grazie alla tenacia di questo popolo himalaiano che nella storia è riuscito sempre a respingere le ingerenze esterne: neppure gli inglesi, durante il loro lungo dominio coloniale nel subcontinente indiano, riuscirono a prenderne il controllo. Le tradizioni sono state amorevolmente preservate con uno spirito di illuminato isolamento, cercando di utilizzare ciò che di buono viene oggi offerto dalla tecnologia ma senza stravolgere i fondamenti, la vita e le tradizioni della popolazione.
- Delhi
- Paro
- Chile
- Kyuchu Lhakhang
- Taktshang
- Thimpu
- Dochu La
- Punakha
- Chimi Lhakhang
- Semtokha
Presentazione del viaggio
È un percorso che porta ad un bell’incontro con Druk Yul – il “Paese del Drago Tonante” – questo è il vero nome del Paese per i bhutanesi, l’unica civiltà sopravvissuta agli sconvolgimenti del XX secolo dove permane un ordine sociale e ambientale ispirato ai principi del buddismo tibetano. Questa peculiarità culturale è ancora viva grazie alla tenacia di questo popolo himalaiano che nella storia è riuscito sempre a respingere le ingerenze esterne: neppure gli inglesi, durante il loro lungo dominio coloniale nel subcontinente indiano, riuscirono a prenderne il controllo. Le tradizioni sono state amorevolmente preservate con uno spirito di illuminato isolamento, cercando di utilizzare ciò che di buono viene oggi offerto dalla tecnologia ma senza stravolgere i fondamenti, la vita e le tradizioni della popolazione.
L’itinerario è stato messo a punto per consentire una visione d’insieme che abbraccia tutti i diversi aspetti di un mondo così lontano da noi; sarà interessante per questo anche seguire lo svolgimento del Thimpu Drubchen.
NOTA TECNICA
In Bhutan a inizio ottobre il clima è secco e le piogge sono rare. Si incontrano le temperature più basse del viaggio a Paro, dove le minime stagionali notturne possono arrivare a 10°c. Per gli spostamenti si utilizzano dei comodi pulmini giapponesi. Gli alberghi sono puliti, le stanze sono dotate di bagno, lenzuola e acqua calda. In Bhutan il cibo è valido, tra l’indiano e l’internazionale con anche qualche pietanza locale e cinese; tutti gli amici italiani che hanno viaggiato in Bhutan con noi non hanno perso un etto….
Programma del viaggio
1°g. Venerdì 30 settembre, partenza in volo per Delhi
Per raggiungere Delhi Amitaba utilizza voli Etihad, Lufthansa, Swiss, KLM o di altre compagnie scelte dai viaggiatori. La maggior parte dei voli giunge a Delhi nelle prime ore del mattino successivo e all’arrivo si resta nel terminal dei voli internazionali proseguendo con l’imbarco per il Bhutan. Se fosse utile, in funzione degli orari di volo o altro, Amitaba può predisporre un servizio di accoglienza all’aeroporto e prenotare un hotel e ogni altro servizio richiesto; solitamente per i trasferimenti viene utilizzato l’Ashok Country Resort che è vicino all’aeroporto. Se si sceglie questa opzione è necessario disporre del visto indiano.
2°g. 1/10 Delhi – Paro (Dzong, Dungtse Chorten, Kyuchu L.)
Il volo della Druk Air parte da Delhi alle 10.20 con arrivo alle 13.10 (orari da confermare). Giungendo in Bhutan dall’aereo si gode una stupenda vista dell’arco himalaiano; a Paro, unico punto d’ingresso aeroportuale del Bhutan, si viene accolti dalla guida locale. Ci si reca per il pranzo nel villaggio, che ha conservato le proprie caratteristiche tradizionali, e si iniziano le visite dallo Dzong, reso celebre anche dal film giratovi da Bertolucci, un primo incontro con la particolare arte costruttiva e decorativa di Druk Yul. La solennità di questi luoghi è enfatizzata dall’obbligo che i butanesi hanno di accedervi agghindati nel costume tradizionale, mentre per i visitatori è sufficiente stare con il capo scoperto. Si prosegue con la visita del Dungtse Chorten, costruito dal mitico Tamgtok Gyalpo, che rivela all’interno una potente atmosfera mistica e stupendi affreschi. Tempo permettendo (se non si riesce si farà la visita il 3/10 dopo Taktshang) ci si reca a Kyuchu Lhakhang, uno dei monasteri più antichi del Bhutan, la cui fondazione è attribuita al re del Tibet Songtsen Gampo (VIII sec.), che contiene alcune preziosissime statue di Cenresi ed è uno dei 108 templi geomantici del Tibet. Si alloggia presso il Rema Resort o il Drukchen Hotel, situati poco oltre il paese.
3°g. 2/10 Paro (Chile, Dzongdraka, Yoeto, Drakarpo)
Si segue la panoramica strada che sale sui monti a sud della valle attraverso magnifiche foreste fino a circa 3300 metri, dove si imbocca una deviazione che si inerpica verso il convento femminile di Chile, posto a 3500 mt in un panoramico luogo di rara pace, che si raggiunge con una breve passeggiata. Si potrà valutare anche la possibilità di arrivarci partendo dal passo per Haa, con una magnifico percorso un pò più lungo. Tornando a valle si visita il bucolico villaggio di Dzongdraka dove si trova un piccolo tempio e, lungo una ripida falesia, un panoramico eremo che la tradizione dice essere stato utilizzato da Guru Padmasambhava. Nel pomeriggio si sale a Yoeto Gompa, posto sul lato opposto della vallata, un antico tempio con statue e affreschi molto belli dove vivono alcuni giovani monaci; da qui con una breve passeggiata (20 min) si raggiunge l’eremo di Drakarpo, un altro dei mitici siti di meditazione di Guru Padmasambhava, attorniato da una serena comunità di anziani meditatori.
4°g. 3/10 Paro (esc. a Taktshang) – Thimpu
A nord di Paro si trova il monastero di Taktshang, il “nido della tigre” di Guru Rimpoce, sicuramente il luogo più celebre del Bhutan, sospeso tra le rocce sopra la valle. Per facilitare la salita (c.a. 2 ore in tutto), con una modica spesa chi vuole può noleggiare un cavallo; sul percorso si giunge ad un rifugetto da cui si gode una vista stupenda, dove solitamente si consuma il pranzo. Per questa escursione si consiglia di portare con sé dei vestiti caldi, giacca antivento e scarpe adatte a camminare su sentiero. I più allenati potranno anche recarsi col capogruppo ai templi di Machi e Zangtopelri, posti un pò più in alto, con indimenticabili panorami. Tornati a valle si parte per Thimpu, capitale e centro amministrativo che sta rapidamente crescendo mantenendo però lo stile tradizionale nelle costruzioni. Dista circa 65 km, un percorso che richiede quasi 2 ore: la velocità è moderata per via delle curve ma il limite ufficiale è comunque di 40 km/h – si ha così modo di gustare appieno gli stupendi panorami. Ci si accomoda in un hotel del centro della cittadina, il Pedling o il Galingkha, comodo anche per visitare i negozietti nei dintorni.
5°g. 4/10 Thimpu – Dochu La – Punakha
Si inizia un’altra interessantissima giornata andando a Pangri Zampa, un monastero posto un pò più a nord della città che fu la prima residenza dello Shabdrung quando giunse in Bhutan nel XVII secolo ed oggi ospita la scuola astrologica. Nei pressi si ammira poi il mistico edificio rossastro di Dechen Phu, ritenuto la sede dell’entità protettrice del Bhutan. Ci si reca quindi a Dechen Podrang, un magnifico palazzo che fu la sede del governo prima della costruzione di Trashichhoe ed è ora una scuola monastica; si completano le visite con il grazioso convento femminile. Dopo pranzo si lascia la cittadina verso est risalendo il passo di Dochu, di 3166 mt, dove in una foresta lussureggiante con una stupenda visuale dell’arco himalaiano si trovano migliaia di bandiere di preghiera colorate che circondano 108 Chorten (reliquiari); qui si trovano anche tanti piccoli tsa tsa contenenti le ceneri dei defunti, posti in gran numero attorno al Chorten più antico. La discesa tra scenari grandiosi porta nella valle di Punakha, dove ci si accomoda presso l’hotel Zangtopelri, posto sui colli in vista del villaggio.
6°g. 5/10 Punakha (Dzong, Nabgang, Talo, Nalanda)
Ci si reca allo Dzong di Punakha, che è il più bello e storicamente importante del paese, la meravigliosa sede invernale del Je Khempo, Abate del Bhutan, che vi risiede con i circa 1600 monaci che costituiscono il suo seguito nei sei mesi più freddi dell’anno, per via del clima mite di questa valle: lo Dzong è situato a 1250 mt di quota, mentre Thimpu, dove è situata la sede estiva, è a 2300 mt. Lo Dzong è curato con amore e senza badare a spese, come si riscontra dalla qualità dei lavori che sono stati fatti per restaurare il tempio principale, che era stato danneggiato da un’inondazione. Tra gli affreschi si ammirano anche rarissimi mandala che non si trovano facilmente rappresentati altrove, neppure nei testi specifici. L’antica arte iconografica qui è … nel presente. Dopo pranzo si effettua un’escursione sui monti ad ovest di Punakha, dove si trovano il tempio di Nabgang e le scuole monastiche di Talo e Nalanda, tra tipici e ben curati villaggi, una delle aree rurali più belle della regione, luogo d’origine delle regine del IV re del Bhutan.
7°g. 6/10 Punakha – Chimi L. – Semtokha – Thimpu
Prima di lasciare la valle di Punakha ci si reca con una passeggiata che transita per un bel villaggio al tempio della fertilità di Chimi Lhakhang, posto in cima ad una panoramica collina. Questo tempio fu fondato dal grande Lama Drukpa Kunley, “l’illuminato pazzo” il cui emblema fallico adorna l’ingresso di molte case rurali. Le coppie che non riescono ad avere figli e chiedono qui con fiducia questa grazia vengono quasi sempre esaudite … pare anche gli stranieri! Si risale quindi al passo di Dochu, dove si sosta al rifugio per il pranzo, e si prosegue quindi verso Thimpu sostando nei pressi della cittadina per visitare lo Dzong di Semtokha, recentemente restaurato, che fu il primo ad essere edificato dallo Shabdrung nel 1631. Si completa la giornata con la visita del grandioso Trashichhoe Dzong, visitabile dopo le ore 17.00, sede del governo, del trono del re e sede estiva dell’Abate del Bhutan. Si alloggia presso il medesimo hotel.
8°g. 7/10 Thimpu (Festival del Drubchen) – Paro
Oggi si svolge la seconda giornata del festival del Thimpu Drubchen; le rappresentazioni si tengono nell’apposito spazio che è stato costruito sul lato settentrionale dello Dzong. In funzione dello svolgimento si trascorre qui parte della giornata e dedicando il resto del tempo al completamento delle visite: il tempio di Changangkha Lhakhang, sopra Thimpu, un luogo prezioso dove i bhutanesi vengono a chiedere i buoni auspici per i nuovi nati, il Memorial Chorten e la grande statua di Buddha che domina la valle. Si avrà del tempo anche per visitare i negozi e i centri di produzione artigianale. Si parte quindi per Paro, dove si alloggia nel medesimo hotel.
9°g. 8/10 Paro – Delhi e volo di rientro
Ci si imbarca sul volo per Delhi alle 7.30 dove si giunge alle 9.20 (orari da confermare). A destinazione chi non ha il visto indiano rimane nell’area transiti del’aeroporto fino alla partenza del volo di rientro; chi dispone del visto indiano viene ricevuto dal corrispondente di Amitaba ed ha a disposizione un veicolo con autista per un giro in città fino al momento del trasferimento in aeroporto, dove la maggior parte dei voli di rientro parte tra le tarde ore della sera e le prime del mattino. Per chi preferisse, con un piccolo costo aggiuntivo Amitaba organizza i trasferimenti e il pernottamento presso l’hotel Ashok Country Resort nei pressi dell’aeroporto o in altre strutture richieste dai viaggiatori.
10°g. Domenica 9 ottobre, arrivo a destinazione
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Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.