Bhutan
Festival di Paro e Cham di villaggio
Folclore del Paese del Drago

Paro Tsechu

Paro Tsechu

Pangri Zampa

Thimpu Tsechu

Paro Tsechu









Sintesi del viaggio
Il viaggio porta in Bhutan in occasione della ricorrenza più famosa, lo Tsechu di Paro, e il tour prevede la visita dei siti più importanti della regione occidentale da Takshang (il ‘nido della tigre’) allo Dzong di Punakha. Si toccano alcuni luoghi speciali, fuori dai percorsi turistici, e si partecipa anche ad un interessante e ben eseguito festival rurale fuori dal calendario ufficiale che si svolge in un pittoresco villaggio, dove i visitatori sono rari.
In Bhutan l’inizio della primavera, quando i monti iniziano a colorarsi con la fioritura dei rododendri, è un momento ricco di importanti ricorrenze. Si seguono le fasi più importanti del grande festival di Paro, con la processione notturna per il Thongdrol e le danze più spettacolari. Un alto intenso incontro culturale si avrà a Dzongdraka, dove tra il piccolo villaggio ed un eremo adagiato in modo spettacolare sulle falesie si svolge un evento con una partecipazione fortemente rurale, dove le coloratissime processioni lungo i bordi rocciosi del monte si intrecciano con un’atmosfera simile a quella di una grande festa in famiglia.
Presentazione del viaggio
In Bhutan l’inizio della primavera, quando i monti iniziano a colorarsi con la fioritura dei rododendri, è un momento ricco di importanti ricorrenze. Si seguono le fasi più importanti del grande festival di Paro, con la processione notturna per il Thongdrol e le danze più spettacolari. Un alto intenso incontro culturale si avrà a Dzongdraka, dove tra il piccolo villaggio ed un eremo adagiato in modo spettacolare sulle falesie si svolge un evento con una partecipazione fortemente rurale, dove le coloratissime processioni lungo i bordi rocciosi del monte si intrecciano con un’atmosfera simile a quella di una grande festa in famiglia. Oltre a questi intensi momenti d’incontro si visitano i siti più importanti delle vallate di Paro, Thimpu e Punakha estendendo l’itinerario anche a luoghi meno conosciuti, ma importanti per i bhutanesi, come l’eremo di Drakarpo, Yoeto Gompa ed altri.
Per il rientro si vola da Paro a Delhi il 26/3; per chi fosse interessato, è possibile estendere il programma proseguendo per il Sikkim con la capogruppo con l’itinerario Da Paro al Kanchendzonga.
NOTA TECNICA
In Bhutan a fine marzo il clima è secco e le piogge sono rare. Si incontrano le temperature più basse del viaggio a Paro, dove le minime stagionali notturne possono arrivare a 4°c. Per gli spostamenti si utilizzano dei comodi pulmini giapponesi. Gli alberghi sono puliti, le stanze sono dotate di bagno, lenzuola e acqua calda. In Bhutan il cibo è valido, tra l’indiano e l’internazionale con anche qualche pietanza locale e cinese; tutti gli amici italiani che hanno viaggiato in Bhutan con noi non hanno perso un etto….
UN CENNO SUI CHAM DEL BHUTAN
I Cham sono uno straordinario insieme di musiche sacre, danze in costume con maschere rituali, riti religiosi ed esorcistici, eseguite da monaci ed anche da laici nei Cham minori, il tutto immerso in un attento ma allegro e rilassato assiepamento di persone che esibiscono i migliori abiti tradizionali e godono di un atteso momento di gioiosa convivialità. Parteciparvi offre al visitatore che desidera accedere al cuore della realtà bhutanese un modo intelligente per avvicinarne lo scenario intimo legato alla spiritualità, alle tradizioni e alla storia. Nel Cham il confine percettivo imposto dalla mente razionale scompare e il fondersi di spirito, emozioni e pensiero genera le dimensioni di mondi sottili che nella cultura europea verrebbero relegati in una definizione di immaginario, ma che in Bhutan sono il vero perno di una profonda realtà percettiva. Ogni Cham ha delle caratteristiche diverse sia per il contenuto religioso delle rappresentazioni che per l’intreccio delle trame, che hanno spesso un riferimento agli eventi storici specifici del luogo in cui si svolge e ai diversi personaggi e maestri spirituali a cui ci si riferisce.
È improprio e limitativo chiamare questi eventi “festival”, perché quello che avviene è un insieme di funzioni religiose, trame teatrali mitiche ed evocazioni vicine allo spiritismo immerse in un contorno di folclore intenso.
Programma del viaggio
1°g. Sabato 19 marzo, partenza in volo per Delhi
Per raggiungere Delhi Amitaba utilizza voli Etihad, Lufthansa, Swiss, KLM o di altre compagnie scelte dai viaggiatori. La maggior parte dei voli giunge a Delhi nelle prime ore del mattino successivo e all’arrivo si resta nel terminal dei voli internazionali proseguendo con l’imbarco per il Bhutan. Se fosse utile, in funzione degli orari di volo o altro, Amitaba può predisporre un servizio di accoglienza all’aeroporto e prenotare un hotel e ogni altro servizio richiesto; solitamente per i trasferimenti viene utilizzato l’Ashok Country Resort che è vicino all’aeroporto.
2°g. 20/3 Delhi – Paro – Thimpu
Il volo della Druk Air parte da Delhi alle 6.35 con arrivo alle 9.25; giungendo in Bhutan dall’aereo si gode una stupenda vista dell’arco himalaiano. A Paro, unico punto d’ingresso aeroportuale del Bhutan, si viene accolti dalla guida locale e si parte con un pulmino provato per Thimpu, capitale e centro amministrativo che sta rapidamente crescendo mantenendo però lo stile tradizionale nelle costruzioni. Dista circa 65 km, un percorso che richiede quasi 2 ore: la velocità è moderata per via delle curve e il limite ufficiale è comunque di 40 km/h – si ha così modo di gustare gli stupendi panorami. Ci si accomoda in un hotel del centro della cittadina, il Pedling o il Galingkha, comodo anche per visitare i negozietti nei dintorni. Dopo pranzo ci si reca a Pangri Zampa, un monastero posto un poco più a nord della città che fu la prima residenza dello Shabdrung quando giunse in Bhutan nel XVII secolo, ed è ora sede della scuola astrologica del Bhutan. Rientrando in città si visitano Dechen Podrang, un magnifico palazzo che fu la sede del governo prima della costruzione di Trashichhoe ed è ora una scuola monastica, il grazioso convento femminile e il grandioso Trashichhoe Dzong, visitabile dopo le ore 17.00, sede del governo, del trono del re e sede estiva dell’Abate del Bhutan. Si completa la giornata con una visita del tempio di Changangkha Lhakhang, sopra Thimpu, un luogo prezioso dove i bhutanesi vengono a chiedere i buoni auspici per i nuovi nati.
3°g. 21/3 Thimpu – Punakha
Si lascia la cittadina verso est risalendo il passo di Dochu, di 3166 mt, dove in una foresta lussureggiante con una stupenda visuale dell’arco himalaiano si trovano migliaia di bandiere di preghiera colorate che circondano 108 Chorten (reliquiari); qui si trovano anche tanti piccoli tsa tsa contenenti le ceneri dei defunti, posti in gran numero attorno al Chorten più antico. La discesa tra scenari grandiosi porta nella valle di Punakha, dove ci si reca con una passeggiata che transita per un bel villaggio al tempio della fertilità di Chimi Lhakhang, posto in cima ad una panoramica collina. Questo tempio fu fondato dal grande Lama Drukpa Kunley, “l’illuminato pazzo” il cui emblema fallico adorna l’ingresso di molte case rurali. Le coppie che non riescono ad avere figli e chiedono qui con fiducia questa grazia vengono quasi sempre esaudite … pare anche gli stranieri! Dopo pranzo si visita lo Dzong di Punakha, che è il più bello e storicamente importante del paese, la meravigliosa sede invernale del Je Khempo, l’Abate del Bhutan, che vi risiede con i circa 1600 monaci che costituiscono il suo seguito nei sei mesi più freddi dell’anno, per via del clima mite di questa valle: lo Dzong è situato a 1250 mt di quota, mentre Thimpu, dove è situata la sede estiva, è a 2300 mt. Lo Dzong è curato con amore e senza badare a spese, come si riscontra dalla qualità dei lavori che sono stati fatti per restaurare il tempio principale, che era stato danneggiato da un’inondazione. Tra gli affreschi si ammirano anche rarissimi mandala che non si trovano facilmente rappresentati altrove, neppure nei testi specifici. L’antica arte iconografica qui è … nel presente. Ci si accomoda presso l’hotel Zangtopelri, posto sui colli nei pressi di Punakha.
4°g. 22/3 Punakha – Paro
Si lascia la valle di Punakha risalendo al passo di Dochu; si visita nei pressi di Thimpu lo Dzong di Semtokha, recentemente restaurato, che fu il primo ad essere edificato dallo Shabdrung nel 1631. Si prosegue quindi per Paro, dove ci si reca allo Dzong per un primo sopralluogo all’area del festival e si visita il Dungtse Chorten, costruito dal mitico Tamgtok Gyalpo, che rivela all’interno una potente atmosfera mistica e stupendi affreschi. Si alloggia presso l’hotel Dewachen o il Dekyed Resorts.
5°g. 23/3 Paro Tsechu
Ci si reca allo Dzong prima dell’alba per seguire il Lam Nittam, l’abate di Paro, che tra il suono di corni conduce la processione che porta a spalle solennemente e con grande reverenza la gigantesca tanka dallo Dzong fino al sito delle danze, dove il Thongdrol viene issato. Di fronte al palazzo su cui viene issata la tanka è allestito un lungo altare riccamente ornato di offerte dove siedono i monaci officianti; la gente si accalca per poter toccare il gigantesco drappo. Dopo un breve riposo si torna allo Dzong per assistere all’uscita dei monaci che da uno dei templi interni formano una seconda processione, ora nella luce del giorno, per dare inizio alle danze che chiudono il Cham. Le rappresentazioni di oggi sono le più interessanti e attese, in particolare il Guru Tshen Gye, ovvero la danza delle otto manifestazioni di Guru Rimpoce, che espone con magnifica pomposità le forme che il Guru assunse per portare il messaggio di liberazione ai vari tipi di esseri. Si trascorre qui la giornata, mescolati alla folla di bhutanesi.
6°g. 24/3 Paro, Dzongdraka Tsechu
Ci si reca al villaggio di Dzongdraka dove oggi si tiene un bellissimo Cham rurale; nella parte iniziale si svolgono due processioni lungo il bordo di una falesia dove meditò Guru Padmasambhava. La prima parte dal tempio del villaggio e si reca all’eremo; quindi, dopo alcune danze e celebrazioni, si forma un secondo corteo che raggiunge l’area delle danze posta sopra al villaggio, un punto bello anche per il panorama. L’atmosfera è particolarmente rilassata, e gli spettatori, quasi tutti contadini della vallata, mangiano e bevono in allegra compagnia; le danze sono ben eseguite e i costumi molto belli. Si consuma qui un picnic e quindi si prosegue lungo la strada che porta a Haa salendo attraverso magnifiche foreste fino a circa 3300 metri, dove si imbocca una deviazione che si inerpica verso il convento femminile di Chile, posto a 3500 mt in un panoramico luogo di rara pace, che si raggiunge con una breve passeggiata.
7°g. 25/3 Paro (esc. a Taktshang)
A nord di Paro si trova il monastero di Taktshang, il “nido della tigre” di Guru Rimpoce, sicuramente il luogo più celebre del Bhutan, sospeso tra le rocce sopra la valle. Per facilitare la salita (c.a. 2 ore in tutto), con una modica spesa chi vuole può noleggiare un cavallo; sul percorso si giunge ad un rifugetto da cui si gode una vista stupenda, dove solitamente si consuma il pranzo. Per questa escursione si consiglia di portare con se dei vestiti caldi, giacca antivento e scarpe adatte a camminare su sentiero. Tornati a valle ci si reca a Kyuchu Lhakhang, uno dei monasteri più antichi del Bhutan, la cui fondazione è attribuita al re del Tibet Songtsen Gampo (VIII sec.), che contiene alcune preziosissime statue di Cenresi ed è uno dei 108 templi geomantici del Tibet.
8°g. 26/3 Paro – Delhi e volo di rientro
Si salutano i compagni di viaggio che seguono il programma esteso Da Paro al Kanchendzonga e alle 11.25 accompagnati da una guida locale ci si imbarca sul volo per Delhi, dove si giunge alle 13.15 (orari da confermare). A destinazione si viene ricevuti dal corrispondente di Amitaba e si ha a disposizione un veicolo con autista per un giro in città fino a momento del trasferimento in aeroporto dove la maggior parte dei voli di rientro parte tra le tarde ore della sera e le prime del mattino. Per chi preferisse, con un piccolo costo aggiuntivo Amitaba organizza i trasferimenti e il pernottamento presso l’hotel Ashok Country Resort o altri nei pressi dell’aeroporto.
9°g. Domenica 27 marzo arrivo a destinazione
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Danza Cham
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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.