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Bhutan


Misterioso Bumthang; est. valle di Katmandu

Estensione Nepal


Punakha

Bimbo bhutanese

Pangri Zampa

Mandala cosmico, Punakha

Sculture a Patan

PARTENZA
31/10/2013
RITORNO
10/11/2013
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
16/11/2013
2a ESTENSIONE
DURATA
11 – 17 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Druk Yul (o “Drago tonante” – che è il nome bhutanese) è un paese himalaiano grande poco più della Svizzera con circa 700.000 abitanti che ha preservato tenacemente le proprie tradizioni, un prezioso gioiello nel divenire del mondo. Il viaggio esplora accuratamente tutta la parte occidentale, dove si trova la gran parte dei siti più importanti e si concentra la maggioranza della popolazione, e tocca molti interessanti siti fuori dai circuiti turistici per un contatto il più possibile vicino con il peculiare mondo culturale del Bhutan.

L’itinerario prevede di raggiungere Katmandu in Nepal, dove si sosta una notte, e di volare da qui a Paro in Bhutan, che è l’unico punto d’ingresso aereo del Paese. Dopo una visita di Paro e del Dungtse Chorten ci si sposta a Thimpu, la capitale, dove si dedica un’intera giornata alle visite, incluso lo Dzong di Trashichhoe dove si trova anche la sala del trono del re. 

Il paese più felice del mondo

 Presentazione del viaggio


L’itinerario prevede di raggiungere Katmandu in Nepal, dove si sosta una notte, e di volare da qui a Paro in Bhutan, che è l’unico punto d’ingresso aereo del Paese. Dopo una visita di Paro e del Dungtse Chorten ci si sposta a Thimpu, la capitale, dove si dedica un’intera giornata alle visite, incluso lo Dzong di Trashichhoe dove si trova anche la sala del trono del re. Si prosegue verso est valicando il passo del Dochu che porta nella grande valle di Punakha, dove oltre al meraviglioso Dzong si trovano il tempio della fertilità di Chimi Lhakhang e il magico monastero di Chorten Nyinpo. Oltre Chimi e Wangdue si raggiunge la valle di Phobjikha nella riserva naturale delle Colline Nere, luogo di rifugio invernale per le gru dal collo nero, dove un monastero Nyingmapa troneggia sul bellissimo villaggio di Gangte. Nei pressi di Wangdue ci si reca al tempio di Nezergang, vero archetipo del mondo bhutanese, e tornando verso Paro si vede Semthoka, il più antico Dzong. Nella valle di Paro si visitano il celebre Paro Dzong, e anche Ta Dzong e il tempio di Zangtopelri; sarà poi particolarmente interessante la visita dei siti di Dzongdraka, Yoeto e Drakarpo, antichissimi luoghi di ritiro dove vivono piccole comunità. L’ultima giornata è riservata alla salita a Taktshang, il monastero “nido della tigre” di Guru Rimpoce, luogo simbolo di Druk Yul. Il percorso tocca così i più importanti monasteri-fortezza, gli Dzong, costruzioni che non sono soltanto un simbolo del paese ma sono tutt’oggi i centri religiosi e amministrativi dove la gente si reca indossando esclusivamente il costume tradizionale, e molti siti poco conosciuti che rivelano nel modo più efficace le peculiari caratteristiche di un mondo che sembra effettivamente “oltre i confini del tempo”.

ESTENSIONE IN NEPAL

Al termine del tour bhutanese si rientra a Katmandu in volo da Paro; qui si ha la possibilità di fermarsi per alcuni giorni in Nepal. Questa parte è stata predisposta per offrire una visione d’insieme molto completa dei tesori storici e artistici del Nepal e prevede anche un tour nella giungla di Chitawan, dove vivono la tigre e il rinoceronte bianco, per apprezzarne anche la natura più selvaggia e dove ci si muoverà nella giungla anche a dorso di elefante.

NOTA TECNICA

In Bhutan a inizio novembre il clima è secco e le piogge sono rare; si gode quasi sempre di cieli tersi. Si incontrano le temperature più basse a Paro, con un possibile minima notturna che può scendere fino a 4 – 5 gradi e una massima stagionale di 18. Per gli spostamenti si utilizzano dei comodi pulmini giapponesi. Gli alberghi sono puliti, le stanze sono dotate di bagno, lenzuola e acqua calda. Il cibo è valido, tra l’indiano e l’internazionale con anche qualche pietanza locale e cinese; tutti gli amici italiani che hanno viaggiato in Bhutan con noi non hanno perso un etto… Anche in Nepal la stagione è secca e le temperature più miti a Katmandu che a Paro; a Chitawan è piacevolmente caldo.

 Programma del viaggio


1°g.  Giovedì 31 ottobre, partenza in volo per il Nepal   

2°g.  1/11 Arrivo a Katmandu  
Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente nepalese di Amitaba e trasferimento all’Hotel Vajra, immerso in un bel giardino a un quarto d’ora di cammino dal centro della città e dallo Stupa di Swayambhu. L’hotel dispone di buoni servizi, è costruito nello stile tradizionale newari con decorazioni in legno eseguite dall’artista Utam Raj di Patan ed è dotato di piacevoli spazi comuni; relax e riposo.

3°g.  2/11 Katmandu – Paro – Thimpu  
Il volo della Druk Air parte alle 14.10 con arrivo alle 15.35 (orario da confermare); giungendo in Bhutan dall’aereo si gode una stupenda vista dell’arco himalaiano, dall’Everest al Kanchendzonga fino al Chomolhari, montagna sacra del Bhutan. All’arrivo sono in attesa dei partecipanti l’accompagnatore italiano e la guida locale bhutanese che parla la lingua inglese. Si visita il piccolo centro di Paro, un paese fatto di case tradizionali con anche diversi negozietti, e ci si reca al Dungtse Chorten, costruito dal mitico Tamgtok Gyalpo, che all’interno rivela una potente atmosfera mistica e stupendi affreschi, un primo contatto con l’arte sacra bhutanese. Si parte quindi per Thimpu, capitale del Bhutan, un percorso di 65 km che richiede quasi 2 ore. La velocità è sempre moderata per via delle curve e il limite ufficiale è comunque di 40 km/h, si ha così modo di gustare gli stupendi panorami; per gli spostamenti in Bhutan si utilizzano pulmini giapponesi. Ci si accomoda in un hotel del centro, comodo anche per visitare i negozietti nei dintorni.

4°g.  3/11 Thimpu  
Si dedica la giornata alla visita di Thimpu iniziando da Pangri Zampa, un monastero posto un poco più a nord della città che fu la prima residenza dello Shabdrung quando giunse in Bhutan nel XVII secolo; ci si reca quindi a Dechen Podrang, un magnifico palazzo che fu la sede del governo prima della costruzione di Trashichhoe ed è ora una scuola monastica e si completano le visite della mattina con il convento femminile e il parco dove vivono i takin, animale simbolo del Bhutan. Nel pomeriggio si tiene a disposizione del tempo libero per visite ai negozi e ai centri di produzione artigianale e ci si reca al tempio di Changangkha Lhakhang, sopra Thimpu, un luogo prezioso dove i bhutanesi vengono a chiedere i buoni auspici per i nuovi nati e spesso è possibile assistere alle cerimonie dei monaci. Si completa la giornata al Trashichhoe Dzong, visitabile dopo le ore 17.00, dove sono situate la sede del governo, la sala del trono del re e la sede estiva dell’Abate del Bhutan.

5°g.  4/11 Thimpu – Punakha  
Si sale al passo di Dochu, di 3166 mt, dove in una foresta lussureggiante con una stupenda visuale dell’arco himalaiano si trovano migliaia di bandiere di preghiera colorate che circondano 108 Chorten (reliquiari); qui si trovano anche tanti piccoli tsa tsa contenenti le ceneri dei defunti, posti in gran numero attorno al Chorten più antico. La discesa tra scenari grandiosi porta nella valle di Punakha, dove ci si reca con una passeggiata che transita per un bel villaggio al tempio della fertilità di Chimi Lhakhang, posto in cima a una panoramica collina, a metà strada tra Punakha e Wangdue. Questo tempio fu fondato dal grande Lama Kunley, “l’illuminato pazzo” il cui emblema fallico adorna l’ingresso di molte case rurali. Le coppie che non riescono ad avere figli e chiedono qui con fiducia questa grazia vengono quasi sempre esaudite …anche gli stranieri! Si prosegue quindi per lo Dzong di Punakha, il più bello e storicamente importante del paese, meravigliosa sede invernale del Je Khempo, l’Abate del Bhutan, che vi risiede con i circa 1600 monaci che costituiscono il suo seguito nei sei mesi più freddi dell’anno, per il clima meno rigido di questa valle: lo Dzong è situato a 1250 mt di quota, mentre Thimpu, dove è situata la sede estiva, è a 2300 mt. Lo Dzong è curato con amore e senza badare a spese, come si riscontra dalla qualità dei lavori che sono stati fatti per restaurare il tempio principale, che era stato danneggiato da un’inondazione. Tra gli affreschi si ammirano anche rarissimi mandala che non si trovano facilmente rappresentati altrove, neppure nei testi specifici. L’antica arte iconografica qui è … nel presente. Si conclude questa ricca giornata con la visita di Chorten Nyinpo che dista circa 8 km dallo Dzong, un luogo bucolico posto sui monti sopra la valle del Mo Chu, costruito nel XIV secolo che contiene una statua di Maitreya. Si trona quindi a Punakha dove si alloggia in hotel.

6°g. 5/11 Punakha – Gangte  
Si segue la valle fino al vicino Dzong di Wangdi Phodrang, che si erge imponente su di un monte che domina il fiume, e si prosegue verso est risalendo dai 1200 mt del fondovalle fino a superare i 3000, godendo del graduale cambiamento della tipologia arborea delle foreste, formate nelle parti più elevate da gigantesche conifere a cui si aggrappano argentei licheni. Una strada che scavalca le creste dei monti verso sud porta nella valle di Phobjikha, dove tra le piante di bambù nano è frequente vedere gli yak che pascolano tranquilli. In questa bellissima natura tra graziose case di campagna si erge su di un colle, attorniato dalle abitazioni tradizionali del villaggio, il monastero Nyingmapa di Gangte che è retto da Kunzang, l’abate riconosciuto come la nona reincarnazione di Pema Lingpa, il famoso Santo bhutanese che visse nel XV secolo. La valle di Phobjikha è un rifugio invernale per le gru del collo nero che giungono qui in volo dal Tibet. Si alloggia in un semplice albergo.

7°g.  6/11 Gangte – Paro  
Si ripercorre la strada fino a Wangdi Phodrang; questo Dzong nel 2012 ha subito un devastante incendio, quindi potrebbe non essere ancora visitabile. Nei pressi di Wangdi ci si reca a Nezergang, un piccolo villaggio dove si trova un interessante tempio. Si prosegue quindi il viaggio verso ovest, risalendo al passo di Dochu e arrivando nei pressi di Thimpu a Semtokha Dzong, recentissimamente restaurato, che fu il primo a essere edificato dallo Shabdrung nel 1631. Dopo la visita si prosegue per Paro, dove si alloggia in hotel.

8°g.  7/11 Paro  
La valle di Paro è colma di interessanti siti; si iniziano le visite recandosi allo Dzong, reso celebre anche dal film “Piccolo Buddha” di Bertolucci, e a Ta Dzong, dove è alloggiato un museo. Da qui con una passeggiata di circa 20 minuti si giunge al tempio di Zangtopelri. Ci si reca quindi al bel villaggio di Dzongdraka dove si trova un piccolo tempio e, lungo una ripida falesia, un panoramico eremo; secondo la tradizione bhutanese fu un luogo che venne utilizzato da Guru Padmasambhava nell’VIII secolo. Ci chiude la giornata andando a Yoeto Gompa, un tempio dove vivono alcuni giovani monaci; da qui con una breve passeggiata (20 min) si raggiunge l’eremo di Drakarpo, anche questo uno dei mitici siti di ritiro di Guru Padmasambhava, attorniato da una serena comunità di anziani meditatori.

9°g. 8/11 Paro, escursione a Taktshang   
A nord di Paro si trova il monastero di Taktshang, il “nido della tigre” di Guru Rimpoce, sicuramente il luogo più celebre del Bhutan, sospeso tra le rocce sopra la valle. Per facilitare la salita (c.a. 2 ore in tutto), con una modica spesa chi vuole può noleggiare un cavallo; sul percorso si giunge a un rifugetto da cui si gode una vista stupenda, il punto dove si fermano i meno allenati. Tornati a valle ci si reca al villaggio e al forte di Drukyel e poi a Kyuchu Lhakhang, uno dei siti più antichi del Bhutan che è anche uno dei 108 punti geomantici tibetani, la cui fondazione è attribuita al re del Tibet Songtsen Gampo (VIII sec.); il tempio contiene alcune preziosissime statue di Cenresi.

PER CHI RIENTRA

10°g.  9/11 Paro – Katmandu e volo di rientro  
Il volo per Katmandu parte alle 8.00 con arrivo alle 8.55 (orari da confermare). A Katmandu si salutano i partecipanti che seguono l’estensione e ci si imbarca sul volo di rientro.

11°g.  Arrivo a destinazione

PER CHI SEGUE L’ESTENSIONE

10°g.  9/11 Paro – Katmandu; Swayambhu e Durbar  
Il volo per Katmandu parte alle 8.00 con arrivo alle 8.55 (orari da confermare); a Katmandu si alloggia presso l’hotel Vajra, già utilizzato l’1/11. Ci si reca a visitare Swayambhu, l’antichissimo stupa che si erge sulla valle, i templi circostanti e le colline adiacenti di Manjushri e Saraswati. Nel pomeriggio si visita il centro storico della città, Durbar Square e dintorni, con i magnifici templi, l’antico palazzo reale, la galleria nazionale d’arte e il grande mercato di Indra Chowk. Per le visite ci si sposta con un pulmino privato.

11°g.  10/11 Katmandu: Baktapur e Changu Narayan  
Ci si reca a Baktapur, il cui nome significa “città dei devoti”, è la più preservata tra le tre antiche capitali della valle di Katmandu. Qui è più facile rivivere l’atmosfera che permeava la vita della gente prima del recente avvento della ‘civiltà’ moderna. Oltre al piacere di curiosare, questa città-villaggio offre esempi stupendi di architettura newari, tra cui la Nyatapola Mandir, una pagoda a cinque livelli, e le tre piazze di Durbar, Tumadhi e Dattatraya. Dopo la visita ci raggiunge Changu Narayan, un villaggio tradizionale posto su un’altura che domina la valle dove è ubicato un magnifico santuario dedicato a Vishnu. Si rientra da qui in hotel.

12°g.  11/11 Katmandu – Chitawan  
Si lascia la valle di Katmandu diretti a Chitawan, il vasto Parco Nazionale nepalese del Terai, un percorso di circa 140 km. L’itinerario è interessante, si transita da molti villaggi e si segue il grande fiume Trisuli finché sfocia nel Terai; a Chitawan ci si accomoda al Rhino Residency, dove si consuma anche il pranzo. Il Parco copre un’ampia zona di giungla ai piedi della catena himalaiana, un territorio selvaggio e ricco di fauna tra cui il rinoceronte e la tigre. Nel pomeriggio si iniziano le esplorazioni con un primo tour del resort e della zona.

13°g.  12/11 Chitawan  
La giornata inizia di prima mattina aprendosi la via nella foresta a dorso di elefante, un momento in cui si vedono molti animali e spesso si riesce a individuare il rinoceronte bianco. Le esplorazioni proseguono nel corso della giornata; a scelta dei partecipanti si possono eseguire passeggiate guidate nella foresta, dei giri con la jeep, percorsi in canoa e osservazione degli uccelli.

14°g.  13/11 Chitawan – Katmandu  
Nel corso della mattina si prende un volo per rientrare a Katmandu, dove si alloggia al Vajra hotel. Pomeriggio libero.

15°g.  14/11 Katmandu: Pashupatinath, Bodnath, Patan  
Ci si reca a Pashupatinath, un antichissimo santuario indù lungo le rive del fiume Bagmati dedicato a Shiva, luogo di pellegrinaggio dove giungono anche molti pittoreschi Sadhu. L’intera collina è un mondo da scoprire, disseminata di antichi tempietti immersi nel verde; sulla riva del fiume avvengono le cremazioni. Da qui si raggiunge il vicino Stupa di Bodnath, nel cuore del quartiere tibetano, ricco di botteghe, negozi e importanti templi e monasteri. Si visitano quello Nyingma di Sechen, sede della reincarnazione di Dilgo Kyentse Rinpoche, il “monastero bianco” Ka-Nying di tradizione Kagyu e Nyingma fondato da Urgyen Tulku e, tempo permettendo, anche altri. Si completa la giornata a Patan, che è la più antica delle tre capitali della valle di Katmandu. La piazzetta centrale è un gioiello dell’architettura newari; tra i vari templi della zona circostante i più importanti sono il Tempio d’Oro e il Kumbeshwor.

16°g. 15/11 Katmandu e volo di rientro  
Mattina a disposizione anche per eventuali acquisti; nel pomeriggio ci si reca all’aeroporto per l’imbarco sul volo internazionale.

17°g.  Sabato 16 novembre, arrivo a destinazione

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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.