Bhutan
Festival di Paro e Cham di villaggio
Contatto con il misterioso mondo del Bhutan

Cham di Paro

Paro Tsechu

Gasa Tsechu

Yogi a Gomkor

Bimba a Patan









Sintesi del viaggio
Questo viaggio porta ad un vero contatto con il misterioso mondo del Bhutan. Si visitano i siti principali della parte occidentale: i grandi Dzong di Trashichhoe, Punakha, Wangdue e Paro; alcuni dei templi più belli, di cui Taktshang, il “Nido della Tigre”, è divenuto il luogo simbolo di questo esoterico paese, e siti culturalmente importanti come il tempio della fertilità fondato da Drukpa Kunley. Ma il cuore del viaggio è la partecipazione ad alcuni interessantissimi eventi della vita bhutanese che ci permetteranno di sperimentarne la cultura e il folclore.
Presentazione del viaggio
Si sarà presenti ai momenti salienti del Cham di Paro, dove si può constatare la forza anche istituzionale del peculiare mondo religioso del Bhutan, con la partecipazione di una vasta folla di persone che sfoggia le proprie vesti tradizionali migliori in un’atmosfera di convivialità, regalando così un magnifico colpo d’occhio sulla vita del paese. La partecipazione a due Cham di villaggio di particolare interesse non presenti nel calendario ufficiale (il secondo fa parte del programma esteso), dove avremo il pregio di essere tra i pochi testimoni esterni, ci permetterà anche un contatto più diretto con l’immaginario e la realtà esoterica di questo straordinario popolo himalaiano.
In Bhutan ad aprile la stagione è secca, con cieli solitamente limpidi – si tenga però presente che può sempre piovere. La temperatura minima prevedibile nel viaggio è di 5 gradi a Paro, mentre qui la massima può essere di 18; il luogo più caldo è Wangdue dove ci possono essere fino a 25 gradi. Si consiglia quindi di portare felpe calde per la sera, giacca in goretex, scarpe da trekking leggere e vestiti comodi. Per gli spostamenti si utilizzano dei comodi pulmini giapponesi. Gli alberghi sono puliti, le stanze sono dotate di bagno, lenzuola ed acqua calda. Il cibo è valido, tra l’indiano e l’internazionale con anche qualche pietanza locale e cinese; tutti gli amici italiani che hanno viaggiato in Bhutan con noi non hanno perso un etto…. Il viaggio è condotto fino al 9/4 da Christine Harris, profonda conoscitrice della cultura buddista che anima ogni aspetto della vita di questo Paese.
UN CENNO SUI CHAM DEL BHUTAN
I Cham sono uno straordinario insieme di musiche sacre, danze in costume con maschere rituali, riti religiosi ed esorcistici, eseguite da monaci ed anche da laici nei Cham minori, il tutto immerso in un attento ma allegro e rilassato assiepamento di persone che esibiscono i migliori abiti tradizionali e godono di un atteso momento di gioiosa convivialità. Parteciparvi offre al visitatore che desidera accedere al cuore della realtà bhutanese un modo intelligente per avvicinarne lo scenario intimo legato alla spiritualità, alle tradizioni e alla storia. Nel Cham il confine percettivo imposto dalla mente razionale scompare e il fondersi di spirito, emozioni e pensiero genera le dimensioni di mondi sottili che nella cultura europea verrebbero relegati in una definizione di immaginario, ma che in Bhutan sono il vero perno di una profonda realtà percettiva. Ogni Cham ha delle caratteristiche diverse sia per il contenuto religioso delle rappresentazioni che per l’intreccio delle trame, che hanno spesso un riferimento agli eventi storici specifici del luogo in cui si svolge e ai diversi personaggi e maestri spirituali a cui ci si riferisce.
È improprio e limitativo chiamare questi eventi “festival”, perché quello che avviene è un insieme di funzioni religiose, trame teatrali mitiche ed evocazioni vicine allo spiritismo immerse in un contorno di folclore intenso.
ESTENSIONE NEPAL
Il programma prevede un’opzione di prosecuzione del viaggio che consente di avere un giorno in più a disposizione in Bhutan, in quanto il volo per Katmandu parte il 9/4; si avrà così la possibilità di utilizzare una giornata per seguire un interessante festival di villaggio e per visitare alcuni siti della valle di Paro raramente toccati dai visitatori. La guida per questa giornata sarà un nostro collaboratore bhutanese che parla la lingua inglese. In Nepal si effettua un’approfondita visita delle parti storiche e dei luoghi legati alla profonda cultura mistica della valle di Katmandu, unita alla visita di caratteristici villaggi dove si incontra lo spirito nepalese più vero; è anche prevista una facile passeggiata in un luogo di incomparabile bellezza, per apprezzare quella che è forse la dimensione più bella offerta da questo stupefacente Paese, un mondo rurale dall’aspetto bucolico incorniciato dagli sfavillanti ghiacciai dell’Himalaia. A Katmandu si alloggia presso l’Hotel Manaslu o presso il Vajra, ben posizionati e che dispongono anche di un bel giardino, a Namoboudha si utilizza un comodo Resort e a Baktapur la Shiva Guest House, anche questa di buona qualità. Gli spostamenti avvengono con un pulmino privato.
Programma del viaggio
1°g. Sabato 31 marzo, partenza in volo per Delhi
Per raggiungere Delhi Amitaba utilizza voli Lufthansa, Swiss, Jet o di altre compagnie scelte dai viaggiatori; se in base alla scelta dei voli fosse utile usufruire di servizi a Delhi in andata o nel ritorno (trasferimenti, hotel o altro) Amitaba potrà soddisfare ogni richiesta.
2°g. 1/4 Delhi – Paro – Wangdue
Il volo per Paro parte alle 6.35 con arrivo alle 9.25 (orari da confermare). Giunti in Bhutan ci si trasferisce a Thimpu, la capitale, un percorso di 65 chilometri che richiede circa 2 ore: la velocità qui è sempre moderata per via delle curve ed il limite ufficiale è comunque di 40 km/h; si ha così modo di gustare gli stupendi panorami. Per gli spostamenti si utilizzano pulmini giapponesi. Dopo il pranzo ci si reca al grandioso Trashichhoe Dzong, dove sono situate la sede del governo, la sala del trono del re e la sede estiva dell’Abate del Bhutan. Si parte quindi per Wangdue (70 km, circa 3 ore di viaggio), valicando il passo di Dochu, di 3166 metri, dove in una foresta lussureggiante con una stupenda visuale dell’arco himalaiano si trovano migliaia di bandiere di preghiera colorate che circondano 108 Chorten (reliquiari); qui si trovano anche tanti piccoli tsa tsa contenenti le ceneri dei defunti, posti in gran numero attorno al Chorten più antico. La discesa tra scenari grandiosi porta a Wangdue (1250 mt), dove ci si sistema in un comodo hotel.
3°g. 2/4 Wangdue
Si visita lo Dzong di Wangdi Phodrang, che si erge imponente su di un monte che domina il fiume, e ci si immerge in un festival rurale che si svolge in un vicino villaggio, dove si giunge con una stretta mulattiera; i veicoli non sempre riescono ad arrivare fino al tempio, nel qual caso si cammina per un tratto, al massimo circa mezz’ora.
4°g. 3/4 Wangdue – Punakha
Si risale per un breve tratto la strada del passo del Dochu e ci si reca con una passeggiata che transita per un bel villaggio al tempio della fertilità di Chimi Lhakhang, posto in cima ad una panoramica collina, a metà strada tra Punakha e Wangdue. Questo tempio fu fondato dal grande Lama Kunley, “l’Illuminato pazzo” il cui emblema fallico adorna l’ingresso di molte case rurali. Le coppie che non riescono ad avere figli e chiedono qui con fiducia questa grazia vengono quasi sempre esaudite …anche gli stranieri! Si prosegue quindi per lo Dzong di Punakha, il più bello e storicamente importante del paese, meravigliosa sede invernale del Je Khempo, l’Abate del Bhutan. Nel pomeriggio si effettua un’escursione col pulmino sui monti della valle, dove si trovano una stupenda scuola monastica e tipici, ben curati villaggi. Si alloggia in un hotel nei pressi del villaggio di Punakha.
5°g. 4/4 Punakha – Thimpu
Si torna verso ovest, risalendo al passo di Dochu; prima di arrivare a Thimpu si visita Semtokha Dzong, recentemente restaurato, che fu il primo ad essere edificato dallo Shabdrung nel 1631. A Thimpu si iniziano le visite dal monastero di Pangri Zampa, posto un poco più a nord della città, che fu la prima residenza dello Shabdrung quando giunse in Bhutan nel XVII secolo; quindi ci si reca al grazioso convento femminile, al giardino dove si vedono i takin, l’animale eletto a simbolo del Bhutan, e al tempio di Changangkha Lhakhang, sopra Thimpu, vero gioiello dove spesso è possibile assistere alle cerimonie dei monaci. Ci si accomoda in un hotel del centro, comodo anche per visitare i negozietti nei dintorni.
6°g. 5/4 Thimpu – Paro
Si visita Dechen Podrang, un magnifico palazzo che fu la sede del governo prima della costruzione di Trashichhoe ed è ora una scuola monastica. Da qui si risale a piedi un crinale che porta in circa mezz’ora di cammino a Wandigtse, un tempio del XV secolo che contiene 8 chorten, una magnifica statua del Buddha e affreschi di mandala. Dopo pranzo si parte per Paro, dove si alloggia in un comodo hotel e si cerca di coricarsi presto.
7°g. 6/4 Paro, il grande Cham
Ci si reca allo Dzong prima dell’alba per seguire il Lam Nittam, l’abate di Paro, che tra il suono di corni conduce la processione che porta a spalle solennemente con grande reverenza la gigantesca tanka dallo Dzong fino al sito delle danze, dove il Thongdrol viene issato. Di fronte al palazzo su cui viene issata la tanka è allestito un lungo altare riccamente ornato di offerte dove siedono i monaci officianti; la gente si accalca per poter toccare il gigantesco drappo. Dopo un breve riposo si torna allo Dzong per assistere all’uscita dei monaci che da uno dei templi interni formano una seconda processione, ora nella luce del giorno, per dare inizio alle danze che chiudono il Cham. Le rappresentazioni di oggi sono le più interessanti e attese, in particolare il Guru Tshen Gye, ovvero la danza delle otto manifestazioni di Guru Rimpoce, quando vengono esposte con magnifica pomposità le forme che il Guru assunse per portare il messaggio di liberazione ai vari tipi di esseri. Si trascorre qui la giornata, mescolati alla folla di bhutanesi.
PER CHI RIENTRA
8°g. 7/4 Paro, escursione a Taktshang
A nord di Paro si trova il monastero di Taktshang, il “nido della tigre” di Guru Rimpoce, sicuramente il luogo più celebre del Bhutan, sospeso tra le rocce sopra la valle. Per facilitare la salita (c.a. 2 ore in tutto), con una modica spesa chi vuole può noleggiare un cavallo; sul percorso si giunge ad un rifugetto da cui si gode una vista stupenda, il punto dove si fermano i meno allenati. Tornati a valle ci si reca a Kyuchu Lhakhang, uno dei monasteri più antichi del Bhutan, la cui fondazione è attribuita al re del Tibet Songtsen Gampo (VIII sec.), che contiene alcune preziosissime statue di Cenresi.
9°g. 8/4 Paro – Delhi
Il volo per Delhi parte alle 11.25 con arrivo alle 12.30 (orari da confermare). A Delhi si viene ricevuti dal corrispondente indiano di Amitaba; si avrà a disposizione un veicolo con autista per recarsi in città fino al trasferimento all’aeroporto internazionale per l’imbarco sul volo di rientro.
10°g. Lunedì 9 aprile, arrivo a destinazione
PER CHI SEGUE L’ESTENSIONE
8°g. 7/4 Paro, cham rurale ed eremi
Ci si reca accompagnati dalla guida bhutanese, che parla la lingua inglese, ad un villaggio dove oggi si svolge un bellissimo Cham rurale, con una processione che si muove a ridosso di una falesia dove meditò Guru Padmasambhava. Nel pomeriggio si raggiunge il Gompa di Iti, un antico tempio con statue ed affreschi molto belli dove vivono alcuni giovani monaci; da qui con una breve passeggiata (20 min) si raggiunge l’eremo di Tabaku Lhakhang, uno dei mitici siti di meditazione di Guru Padmasambhava, attorniato da una serena comunità di anziani meditatori. Tornati a Paro si visita Dungtse Chorten, costruito dal mitico Tamgtok Gyalpo, che all’interno rivela una potente atmosfera mistica e stupendi affreschi; se si avrà tempo, con una breve passeggiata ci si reca al bucolico villaggio di Drangchok, dove si trova un antico tempio.
9°g. 8/4 Paro, escursione a Taktshang
Si svolge quanto previsto dal programma breve del 7/4.
10°g. 9/4 Paro – Katmandu; Patan e Pharping
Il volo per Katmandu parte alle 7.00 con scalo a Bagdogra e arrivo alle 8.05 orario nepalese (orari di volo da confermare). A Katmandu è in attesa dei partecipanti il corrispondente nepalese; trasferimento in hotel, al Manaslu o al Vajra. Si incontrano la guida, Gambhir Man Shrestha, e i partecipanti già presenti a Katmandu che seguono il programma ‘Scoprire il Nepal’. Si iniziano le visite da Patan, che è la più antica delle tre capitali della valle di Katmandu. La piazzetta centrale è un gioiello dell’architettura newari; tra i vari templi della zona circostante i più importanti sono il Tempio d’Oro ed il Kumbeshwor. A Pharping, un centro tradizionale newari nei cui pressi si trova il tempio di Dakshikali, si ammirano il tempio di Vajrayoghini ed il monastero di Pema Osel, presso la grotta degli Asura (titani) dove meditò Guru Padmasambhava.
11°g. 10/4 Katmandu – Namoboudha
Si inizia la giornata esplorando il centro storico di Katmandu, Durbar Square e dintorni, con i magnifici templi, l’antico palazzo reale, la galleria nazionale d’arte e il grande mercato di Indra Chowk. Completate le visite ci si reca a Namoboudha, posto a circa 1700 mt ad est di Katmandu, un sito molto panoramico da cui si vede il mitico Gauri Shankar; è un luogo di pellegrinaggio buddista dove attorno al sacro Chorten si trova un piccolo villaggio e, nei pressi, un bel monastero: secondo la leggenda fu qui che l’Illuminato in una precedente incarnazione donò il suo corpo ad una tigre affamata. Si alloggia presso il Kanodanda Resort (namobuddharesort.com).
12°g. 11/4 Namoboudha – Panauti – Baktapur
Una bella passeggiata che attraversa diversi villaggi porta a Panauti con meno di due ore di cammino; chi preferisce, può comunque giungere fin qui con il pulmino. Paunati è una splendida cittadina medioevale, nella piazza centrale di Durbar si erge il tempio a pagoda di Indreswor, che risale al XIII secolo, un luogo che è meta di pellegrinaggio per gli induisti. Nel pomeriggio ci si sposta a Baktapur, dove si alloggia presso la Shiva Guest House (www.shivaguesthouse.com).
13°g. 12/4 Baktapur – Changu Narayan – Katmandu
Visita di Bhaktapur, il cui nome significa “città dei devoti”; la più preservata tra le tre antiche capitali della valle di Katmandu. Qui è più facile rivivere l’atmosfera che permeava la vita della gente prima del recente avvento della ‘civiltà’ moderna. Oltre al piacere di curiosare, questa città-villaggio offre esempi stupendi di architettura newari, tra cui la Nyatapola Mandir, una pagoda a cinque livelli, e le tre piazze di Durbar, Tumadhi e Dattatraya. Nel pomeriggio si prosegue per Changu Narayan, magnifico santuario dedicato a Vishnu, posto su un’altura che domina la valle; ci si sposta poi a Katmandu, dove si alloggia presso l’hotel Manaslu o Vajra.
14°g. 13/4 Katmandu: Budhanilkantal, Pashupatinath e Bodanth
Ci si reca a Budhanilkantal per ammirare la statua di Vishnu addormentato sul serpente, adagiata in una vasca d’acqua dove i bramini officiano i loro riti. Si prosegue per Pashupatinath, un antichissimo santuario indù lungo le rive del fiume Bagmati dedicato a Shiva, luogo di pellegrinaggio dove giungono anche molti pittoreschi Sadhu. L’intera collina è un mondo da scoprire, disseminata di antichi tempietti immersi nel verde; sulla riva del fiume avvengono le cremazioni. Si completa il tour di oggi allo Stupa di Bodnath, nel cuore del quartiere tibetano, ricco di botteghe, negozi e importanti templi e monasteri. Si visitano quello Nyingma di Sechen, sede della reincarnazione del grande Lama Dilgo Kyentse Rinpoche, il “monastero bianco” Ka-Nying di tradizione Kagyu e Nyingma fondato da Urgyen Tulku e, tempo permettendo, anche altri. Alla sera è prevista la cena in un ristorante tipico di Katmandu, il Thamel House o simile, dove si svolge un programma di intrattenimento culturale.
15°g. 14/4 Katmandu e volo di rientro
Mattina a disposizione anche per eventuali acquisti; nel pomeriggio ci si reca all’aeroporto per l’imbarco sul volo internazionale. Amitaba predisporrà gli eventuali servizi aggiuntivi richiesti sia a Katmandu che a Delhi.
16°g. Domenica 15 aprile, arrivo a destinazione
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Danza Cham
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