Skip to main content

Bhutan


Festival di Paro e Cham di villaggio

Druk Yul, un mondo da scoprire


Pangri Zampa

Monaci a Pangri Zampa

Dechen Phu

Paro Tsechu

Cham di Paro

PARTENZA
02/04/2009
RITORNO
13/04/2009
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
12 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Il viaggio porta ad un vero contatto con il misterioso mondo del Bhutan. Si visitano i siti principali della parte occidentale: i grandi Dzong di Trashichhoe, Punakha, Wangdue e Paro; alcuni dei templi più belli, di cui Taktshang, il “Nido della Tigre”, è divenuto il luogo simbolo di questo esoterico paese, e siti culturalmente importanti come il tempio della fertilità fondato da Drukpa Kunley. Ma il cuore del viaggio è la partecipazione a tre interessantissimi eventi della vita bhutanese che ci permetteranno di sperimentarne la cultura e il folclore.

Si sarà presenti ai momenti salienti del Cham di Paro, dove si può constatare la forza anche istituzionale del peculiare mondo religioso del Bhutan, con la partecipazione di una vasta folla di persone che sfoggia le proprie vesti tradizionali migliori in un’atmosfera di convivialità, regalando così un magnifico colpo d’occhio sulla vita del paese. La partecipazione a due Cham di villaggio di particolare interesse non presenti nel calendario ufficiale, dove avremo il pregio di essere tra i pochi testimoni esterni, ci permetterà anche un contatto più diretto con l’immaginario e la realtà esoterica di questo straordinario popolo himalaiano.

Il paese più felice del mondo

 Presentazione del viaggio


Si sarà presenti ai momenti salienti del Cham di Paro, dove si può constatare la forza anche istituzionale del peculiare mondo religioso del Bhutan, con la partecipazione di una vasta folla di persone che sfoggia le proprie vesti tradizionali migliori in un’atmosfera di convivialità, regalando così un magnifico colpo d’occhio sulla vita del paese. La partecipazione a due Cham di villaggio di particolare interesse non presenti nel calendario ufficiale, dove avremo il pregio di essere tra i pochi testimoni esterni, ci permetterà anche un contatto più diretto con l’immaginario e la realtà esoterica di questo straordinario popolo himalaiano.

In Bhutan ad aprile la stagione è secca, con cieli solitamente limpidi – si tenga però presente che può sempre piovere. La temperatura minima prevedibile nel viaggio è di 5 gradi a Paro, mentre qui la massima può essere di 18; il luogo più caldo è Wangdue dove ci possono essere fino a 25 gradi. Si consiglia quindi di portare felpe calde per la sera, giacca in goretex, scarpe da trekking leggere e vestiti comodi. Per gli spostamenti si utilizzano dei comodi pulmini giapponesi. Gli alberghi sono puliti, le stanze sono dotate di bagno, lenzuola ed acqua calda. Il cibo è valido, tra l’indiano e l’internazionale con anche qualche pietanza locale e cinese; tutti gli amici italiani che hanno viaggiato in Bhutan con noi non hanno perso un etto….

UN CENNO SUI CHAM DEL BHUTAN

I Cham sono uno straordinario insieme di musiche sacre, danze in costume con maschere rituali, riti religiosi ed esorcistici, eseguite da monaci ed anche da laici nei Cham minori, il tutto immerso in un attento ma allegro e rilassato assiepamento di persone che esibiscono i migliori abiti tradizionali e godono di un atteso momento di gioiosa convivialità. Parteciparvi offre al visitatore che desidera accedere al cuore della realtà bhutanese un modo intelligente per avvicinarne lo scenario intimo legato alla spiritualità, alle tradizioni e alla storia. Nel Cham il confine percettivo imposto dalla mente razionale scompare e il fondersi di spirito, emozioni e pensiero genera le dimensioni di mondi sottili che nella cultura europea verrebbero relegati in una definizione di immaginario, ma che in Bhutan sono il vero perno di una profonda realtà percettiva. Ogni Cham ha delle caratteristiche diverse sia per il contenuto religioso delle rappresentazioni che per l’intreccio delle trame, che hanno spesso un riferimento agli eventi storici specifici del luogo in cui si svolge e ai diversi personaggi e maestri spirituali a cui ci si riferisce.

È improprio e limitativo chiamare questi eventi “festival”, perché quello che avviene è un insieme di funzioni religiose, trame teatrali mitiche ed evocazioni vicine allo spiritismo immerse in un contorno di folclore intenso.

 Programma del viaggio


1°g.  Giovedì 2 aprile, partenza per Katmandu  

Partenza in volo per il Nepal; la maggior parte dei voli prevede di viaggiare la notte arrivando nella giornata successiva.

2°g.  3/4 Arrivo a Katmandu  

Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente nepalese di Amitaba e trasferimento all’Hotel Vajra, immerso in un bel giardino ad un quarto d’ora di cammino dal centro della città e dallo Stupa di Swayambhu. L’hotel è costruito nello stile tradizionale newari con decorazioni in legno eseguite dall’artista Utam Raj di Patan ed è dotato di piacevoli spazi comuni. Resto della giornata a disposizione.

3°g.  4/4 Katmandu – Paro – Wangdue

Il volo per Paro parte alle 8.20 con arrivo alle 9.35; gli orari possono però variare e vengono confermati a Katmandu. Dall’aereo si gode la vista della parte più spettacolare dell’arco himalaiano: si ammirano l’Everest e il Makalu, e, ormai a destinazione, il Kanchendzonga ed il Chomolhari. Giunti in Bhutan ci si trasferisce a Thimpu, la capitale, un percorso di 65 chilometri che richiede circa 2 ore: la velocità qui è sempre moderata per via delle curve ed il limite ufficiale è comunque di 40 km/h; si ha così modo di gustare gli stupendi panorami. Per gli spostamenti si utilizzano pulmini giapponesi. Dopo il pranzo ci si reca al grandioso Trashichhoe Dzong, dove sono situate la sede del governo, la sala del trono del re e la sede estiva dell’Abate del Bhutan. Si parte quindi per Wangdue (70 km, circa 3 ore di viaggio), valicando il passo di Dochu, di 3166 metri, dove in una foresta lussureggiante con una stupenda visuale dell’arco himalaiano si trovano migliaia di bandiere di preghiera colorate che circondano 108 Chorten (reliquiari); qui si trovano anche tanti piccoli tsa tsa contenenti le ceneri dei defunti, posti in gran numero attorno al Chorten più antico. La discesa tra scenari grandiosi porta a Wangdue (1250 mt), dove ci si sistema in un comodo hotel.

4°g.  5/4 Wangdue

Si visita lo Dzong di Wangdi Phodrang, che si erge imponente su di un monte che domina il fiume, e ci si immerge in un festival rurale che si svolge in un vicino villaggio, dove si giunge con una stretta mulattiera; i veicoli non sempre riescono ad arrivare fino al tempio, nel qual caso si cammina per un tratto, al massimo circa mezz’ora.

5°g.  6/4 Wangdue – Punakha

Si risale per un breve tratto la strada del passo del Dochu e ci si reca con una passeggiata che transita per un bel villaggio al tempio della fertilità di Chimi Lhakhang, posto in cima ad una panoramica collina, a metà strada tra Punakha e Wangdue. Questo tempio fu fondato dal grande Lama Kunley, “l’illuminato pazzo” il cui emblema fallico adorna l’ingresso di molte case rurali. Le coppie che non riescono ad avere figli e chiedono qui con fiducia questa grazia vengono quasi sempre esaudite …anche gli stranieri! Si prosegue quindi per lo Dzong di Punakha, il più bello e storicamente importante del paese, meravigliosa sede invernale del Je Khempo, l’Abate del Bhutan. Nel pomeriggio si effettua un’escursione col pulmino sui monti della valle, dove si trovano una stupenda scuola monastica e tipici, ben curati villaggi. Si alloggia in un hotel nei pressi del villaggio di Punakha.

6°g.  7/4 Punakha – Thimpu  

Si torna verso ovest, risalendo al passo di Dochu; prima di arrivare a Thimpu si visita Semtokha Dzong, recentissimamente restaurato, che fu il primo ad essere edificato dallo Shabdrung nel 1631. A Thimpu si iniziano le visite dal monastero di Pangri Zampa, posto un poco più a nord della città, che fu la prima residenza dello Shabdrung quando giunse in Bhutan nel XVII secolo; quindi ci si reca al grazioso convento femminile, al giardino dove si vedono i takin, l’animale eletto a simbolo del Bhutan, e al tempio di Changangkha Lhakhang, sopra Thimpu, vero gioiello dove spesso è possibile assistere alle cerimonie dei monaci. Ci si accomoda in un hotel del centro, comodo anche per visitare i negozietti nei dintorni.

7°g.  8/4 Thimpu – Paro  

Si visita Dechen Podrang, un magnifico palazzo che fu la sede del governo prima della costruzione di Trashichhoe ed è ora una scuola monastica. Da qui si risale a piedi un crinale che porta in circa mezz’ora di cammino a Wandigtse, un tempio del XV secolo che contiene 8 chorten, una magnifica statua del Buddha e affreschi di mandala. Dopo pranzo si parte per Paro, dove si alloggia in un comodo hotel e si cerca di coricarsi presto.

8°g.  9/4 Paro, il grande Cham  

Ci si reca allo Dzong prima dell’alba per seguire il Lam Nittam, l’abate di Paro, che tra il suono di corni conduce la processione che porta a spalle  solennemente con grande reverenza la gigantesca tanka dallo Dzong fino al sito delle danze, dove il Thongdrol viene issato. Di fronte al palazzo su cui viene issata la tanka è allestito un lungo altare riccamente ornato di offerte dove siedono i monaci officianti; la gente si accalca per poter toccare il gigantesco drappo. Dopo un breve riposo si torna allo Dzong per assistere all’uscita dei monaci che da uno dei templi interni formano una seconda processione, ora nella luce del giorno, per dare inizio alle danze che chiudono il Cham. Le rappresentazioni di oggi sono le più interessanti e attese, in particolare il Guru Tshen Gye, ovvero la danza delle otto manifestazioni di Guru Rimpoce, quando vengono esposte con magnifica pomposità le forme che il Guru assunse per portare il messaggio di liberazione ai vari tipi di esseri. Si trascorre qui la giornata, mescolati alla folla di bhutanesi.

9°g. 10/4 Paro

Ci si reca ad un villaggio dove oggi si svolge un bellissimo Cham rurale, con una processione che si muove a ridosso di una falesia dove meditò Guru Padmasambhava. Si utilizza il resto della giornata percorrendo la strada per Haa, che sale attraverso magnifiche foreste dai 2300 mt del fondovalle a circa 3300 metri, dove si imbocca un sentiero che porta con una passeggiata di circa 45 min. al convento femminile di Chile, posto a 3500 mt in un panoramico luogo di rara pace.

10°g.  11/4 Paro, escursione a Taktshang   

A nord di Paro si trova il monastero di Taktshang, il “nido della tigre” di Guru Rimpoce, sicuramente il luogo più celebre del Bhutan, sospeso tra le rocce sopra la valle. Per facilitare la salita (c.a. 2 ore in tutto), con una modica spesa chi vuole può noleggiare un cavallo; sul percorso si giunge ad un rifugetto da cui si gode una vista stupenda, il punto dove si fermano i meno allenati. Tornati a valle ci si reca al villaggio e al forte di Drukyel e poi a Kyuchu Lhakhang, uno dei monasteri più antichi del Bhutan, la cui fondazione è attribuita al re del Tibet Songtsen Gampo (VIII sec.), che contiene alcune preziosissime statue di Cenresi.

11°g.  12/4 Paro – Katmandu  

Il volo per Katmandu parte verso le 10.40 del mattino e arriva a destinazione in meno di un’ora; trasferimento in hotel e giornata a disposizione.

12°g.  Lunedì 13 aprile, volo di rientro

RICHIESTA INFORMAZIONI

Per qualsiasi domanda e curiosità,
compila tutti i campi del form:

 DOCUMENTI DI VIAGGIO

PAESI E TRADIZIONI

Entra nella sezione dedicata agli approfondimenti culturali:

Danza Cham

 GALLERIA FOTOGRAFICA

Dzongdraka
Pangri Zampa
Monaci a Pangri Zampa
Dechen Phu
Paro Tsechu
Cham di Paro

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.