Skip to main content

Bhutan


Festival di Paro e Cham di villaggio

Folclore del Paese del Drago


Gangte Tsechu

Punakha Dromche

Punakha Dzong

Paro Tsechu

Paro Tsechu

PARTENZA
12/03/2008
RITORNO
24/03/2008
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
13 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Questo viaggio porta ad un vero contatto con il misterioso mondo del Bhutan. Si visitano i siti principali della parte occidentale: i grandi Dzong di Trashichhoe, Punakha, Wangdue e Paro; alcuni dei templi più belli, di cui Taktshang, il “Nido della Tigre”, è divenuto il luogo simbolo di questo esoterico paese, e siti culturalmente importanti come il tempio della fertilità fondato da Drukpa Kunley. Ma il cuore del viaggio è la partecipazione a due interessantissimi eventi della vita bhutanese che ci permetteranno di sperimentarne la cultura e il folclore: si sarà presenti ai momenti salienti del Cham di Paro, dove si può constatare la forza anche istituzionale del peculiare mondo religioso del Bhutan, con la partecipazione di una vasta folla di persone che sfoggia le proprie vesti tradizionali migliori in un’atmosfera di convivialità, regalando così un magnifico colpo d’occhio sulla vita del paese. La partecipazione ad un Cham di villaggio di particolare interesse non presente nel calendario ufficiale, dove avremo il pregio di essere tra i pochi testimoni esterni, ci permetterà anche un contatto più diretto con l’immaginario e la realtà esoterica di questo straordinario popolo himalaiano.

Il paese più felice del mondo

 Presentazione del viaggio


In Bhutan a marzo la stagione è secca, con cieli solitamente limpidi – si tenga però presente che può sempre piovere. La temperatura minima prevedibile nel viaggio è di 5 gradi a Paro, mentre qui la massima può essere di 18; il luogo più caldo è Wangdue dove ci possono essere fino a 23 gradi. Si consiglia quindi di portare felpe calde per la sera, giacca in goretex, scarpe da trekking leggere e vestiti comodi. Per gli spostamenti si utilizzano dei comodi pulmini giapponesi. Gli alberghi sono puliti, le stanze sono dotate di bagno, lenzuola ed acqua calda. Il cibo è valido, tra l’indiano e l’internazionale con anche qualche pietanza locale e cinese; tutti gli amici italiani che hanno viaggiato in Bhutan con noi non hanno perso un etto…

UN CENNO SUI CHAM DEL BHUTAN

I Cham sono uno straordinario insieme di musiche sacre, danze in costume con maschere rituali, riti religiosi ed esorcistici, eseguite da monaci ed anche da laici nei Cham minori, il tutto immerso in un attento ma allegro e rilassato assiepamento di persone che esibiscono i migliori abiti tradizionali e godono di un atteso momento di gioiosa convivialità. Parteciparvi offre al visitatore che desidera accedere al cuore della realtà bhutanese un modo intelligente per avvicinarne lo scenario intimo legato alla spiritualità, alle tradizioni e alla storia. Nel Cham il confine percettivo imposto dalla mente razionale scompare e il fondersi di spirito, emozioni e pensiero genera le dimensioni di mondi sottili che nella cultura europea verrebbero relegati in una definizione di immaginario, ma che in Bhutan sono il vero perno di una profonda realtà percettiva. Ogni Cham ha delle caratteristiche diverse sia per il contenuto religioso delle rappresentazioni che per l’intreccio delle trame, che hanno spesso un riferimento agli eventi storici specifici del luogo in cui si svolge e ai diversi personaggi e maestri spirituali a cui ci si riferisce.

È improprio e limitativo chiamare questi eventi “festival”, perché quello che avviene è un insieme di funzioni religiose, trame teatrali mitiche ed evocazioni vicine allo spiritismo immerse in un contorno di folclore intenso.

 Programma del viaggio


Il programma descritto prevede tutti i servizi necessari dall’arrivo alla ripartenza da Katmandu; viene indicato come possibile volo intercontinentale quello da Milano Malpensa effettuato da Qatar Airways. Amitaba può anche servirsi di altre compagnie ed è possibile seguire il programma in Bhutan arrivando inizialmente a Delhi in India anziché in Nepal; infatti il volo della Druk Air per Paro parte da Delhi e fa scalo a Katmandu. Se ci si imbarca a Delhi si incontra il capogruppo italiano all’arrivo in Bhutan, e nella capitale indiana si viene accolti e seguiti dal corrispondente di Amitaba.

1°g.  Mercoledì 12 marzo, partenza per Katmandu   

2°g.  13/3 Arrivo a Katmndu  

Arrivo a Katmandu e trasferimento al Vajra hotel. Pomeriggio a disposizione.

3°g.  14/3 Katmandu

Giornata a disposizione. Per le persone interessate possono essere organizzate delle viste guidate usufruendo di una delle nostre guide nepalesi che parlano la lingua italiana.

4°g.  15/3 Katmandu – Paro – Punakha

Il volo per Paro parte alle 9.35 con arrivo alle 10.55; gli orari possono però variare e vengono confermati a Katmandu. Lasciata Katmandu dall’aereo si gode la vista della parte più spettacolare dell’arco himalaiano: si ammirano l’Everest e il Makalu, e, ormai a destinazione, il Kanchendzonga ed il Chomolhari. Giunti in Bhutan si parte per Punakha. E’ un percorso di 143 chilometri che richiede circa 4 ore: la velocità qui è sempre moderata per via delle curve ed il limite ufficiale è comunque di 40 km/h; si ha così modo di gustare panorami stupendi. Per raggiungere Punakha si transita dalla valle di Thimpu e la si lascia risalendo al passo di Dochu, di 3166 metri, dove in una foresta lussureggiante con una stupenda visuale dell’arco himalaiano si trovano migliaia di bandiere di preghiera colorate che circondano 108 Chorten [reliquiari]; qui si trovano anche tanti piccoli tsa tsa  contenenti le ceneri dei defunti, posti in gran numero attorno al Chorten più antico. La discesa tra scenari grandiosi porta alla valle di Punakha, dove ci si sistema in un comodo hotel.

5°g.  16/3 Punakha, Cham di villaggio  

Si dedica la giornata a seguire lo svolgimento di un Cham che si svolge presso il monastero di uno splendido villaggio; nella giornata che abbiamo scelto viene solitamente svolta la cerimonia del Thongdrol, l’esposizione di un grande dipinto che, in questo caso, rappresenta lo Shabdrung, il mistico fondatore dello stato bhutanese.

6°g.  17/3 Punakha – Wangdue

La giornata inizia con la visita dello Dzong di Punakha, il più bello e storicamente importante del paese, meravigliosa sede invernale del Je Khempo, l’Abate del Bhutan. Ci si reca poi con una passeggiata che transita per un bel villaggio al tempio della fertilità di Chimi Lhakhang, posto in cima ad una panoramica collina, a metà strada tra Punakha e Wangdue. Questo tempio fu fondato dal grande Lama Kunley, “l’illuminato pazzo” il cui emblema fallico adorna l’ingresso di molte case rurali. Le coppie che non riescono ad avere figli e chiedono qui con fiducia questa grazia vengono quasi sempre esaudite …anche gli stranieri! Si prosegue quindi per un breve tratto verso sud per visitare lo Dzong di Wangdue Phodrang, che si erge imponente su di un monte che domina il fiume. Sistemazione in hotel.

7°g.  18/3 Wangdue – Gangte  

Da Wangdue si risale la valle che porta verso est al passo del Pele, tra grandiose foreste di rododendri; si arriva con circa due ore di guida nella valle di Phobjikha tra i monti che segnano il confine con il Bhutan centrale, dove nella bellissima natura trovano rifugio le rare gru dal collo nero. Su di un colle, attorniato dalle belle case del villaggio, poggia il monastero Nyingmapa di Gangte che, assieme a Tamshing in Bumthang, è retto da Kunzang, l’abate riconosciuto come la nona reincarnazione di Pema Lingpa, il più famoso Santo bhutanese che visse nel XV secolo. Si alloggia in un comodo hotel.

8°g.  19/3 Gangte – Thimpu  

Si torna verso ovest, transitando prima da Wangdue e risalendo poi al passo di Dochu, dove si sosta per il pranzo in un bel rifugetto posto in posizione panoramica. Giunti a Thimpu, la capitale del Bhutan, ci si reca al grandioso Trashichhoe Dzong, dove sono situate la sede del governo, la sala del trono del re e la sede estiva dell’Abate del Bhutan; quindi al tempio di Changangkha Lhakhang, sopra Thimpu, vero gioiello dove spesso è possibile assistere alle cerimonie dei monaci. Ci si accomoda in un hotel del centro, comodo anche per visitare i negozietti nei dintorni.

9°g. 20/3 Thimpu – Paro  

Si completano le visite a Thimpu, iniziando a nord di Thimpu dal monastero di Pangri Zampa, che fu la prima residenza dello Shabdrung quando giunse in Bhutan nel XVII secolo; quindi ci si reca a Dechen Podrang, un magnifico palazzo che fu la sede del governo prima della costruzione di Trashichhoe ed è ora una scuola monastica, e al grazioso convento femminile. Si parte quindi per Paro, che dista 65 chilometri, un percorso di circa 2 ore; sistemazione in hotel.

10°g.  21/3 Paro, il grande Cham  

Ci si reca allo Dzong prima dell’alba per seguire il Lam Nittam, l’abate di Paro, che tra il suono di corni conduce la processione che porta a spalle  solennemente e con grande la gigantesca tanka dallo Dzong fino al sito delle danze, dove il Thongdrol viene issato. Di fronte al palazzo su cui viene issata la tanka è allestito un lungo altare riccamente ornato di offerte dove siedono i monaci officianti; la gente si accalca per poter toccare il gigantesco drappo. Dopo un breve riposo si torna allo Dzong per assistere all’uscita dei monaci che da uno dei templi interni formano una seconda processione, ora nella luce del giorno, per dare inizio alle danze che chiudono il Cham. Le rappresentazioni di oggi sono le più interessanti e attese, in particolare il Guru Tshen Gye, ovvero la danza delle otto manifestazioni di Guru Rimpoce, quando vengono esposte con magnifica pomposità le forme che il Guru assunse per poter portare il messaggio di liberazione ai vari tipi di esseri. Si trascorre qui la giornata, mescolati alla folla di bhutanesi.

11°g.  22/3 Paro, escursione a Taktshang   

A nord di Paro si trova il monastero di Taktshang, il “nido della tigre” di Guru Rimpoce, sicuramente il luogo più celebre del Bhutan, sospeso tra le rocce sopra la valle. Per facilitare la salita (c.a. 2 ore in tutto), con una modica spesa chi vuole può noleggiare un cavallo con cui si giunge fino ad un bel rifugetto da cui si gode una vista stupenda. Da qui si prosegue portandosi ai piedi del monastero in meno di un’ora. Tornati a valle ci si reca al villaggio e al forte di Drukyel e poi a Kyuchu Lhakhang, uno dei monasteri più antichi del Bhutan, la cui fondazione è attribuita al re del Tibet Songtsen Gampo (VIII sec.), che contiene alcune preziosissime statue di Cenresi.

12°g. 23/3 Paro – Katmandu  

Il volo per Katmandu  arriva a destinazione in meno di un’ora; trasferimento in hotel e giornata a disposizione.

Lunedì 24 marzo volo di rientro

RICHIESTA INFORMAZIONI

Per qualsiasi domanda e curiosità,
compila tutti i campi del form:

 DOCUMENTI DI VIAGGIO

PAESI E TRADIZIONI

Entra nella sezione dedicata agli approfondimenti culturali:

Danza Cham

 GALLERIA FOTOGRAFICA

Talo Tsechu
Gangte Tsechu
Punakha Dromche
Punakha Dzong
Paro Tsechu
Paro Tsechu

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.