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Armenia


Leggende della perla del Caucaso

Un incontro con la storia di un popolo tenace


Tempio di Garni

Noravank

Cantina armena

Frutta secca armena

Geghard

PARTENZA
07/07/2018
RITORNO
15/07/2018
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
9 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Il viaggio tocca i luoghi di principale interesse dell’Armenia, un Paese aggraziato da una natura bella, rigogliosa ed a tratti selvaggia con una storia di insospettabile ricchezza ed intessuta di leggende e miti: Marco Polo e la Via della Seta, le montagne desertiche ed il diluvio universale, l’Arca di Noè ed il biblico monte Ararat, l’altopiano abitato da migliaia di anni da una civiltà, che, all’incrocio tra Occidente e Oriente, creò la prima nazione cristiana al mondo, ed infine le misteriose cantine dove già 6000 anni fa veniva conservato il vino.

Il collante culturale fortissimo è l’unicità linguistica, etnica e religiosa degli armeni, che hanno resistito per secoli alle pressioni dei potenti imperi confinanti (romano, persiano, bizantino, califfati arabi, turchi selgiuchidi e tartari mongoli, russi e turchi), subito deportazioni ed il genocidio di un milione e mezzo di persone tra il 1915 ed 1917, facendo sempre quadrato attorno alla sentitissima istituzione della Chiesa Armena. Ma la durezza delle vicende della storia non sembra avere in alcun modo intaccato lo spirito di ospitalità ed amichevolezza delle persone.

Dove non c’è giustizia, non c’è pace.
  • Erevan
  • Agarak
  • Tatev
  • Khndzoresk
  • Goris
  • Selim
  • Noraduz
  • Sevan
  • Dilijan
  • Goshavank
  • Haghpat
  • Sanahin
  • Dzoraget
  • Amberd
  • Saghmossavank
  • Erevan
  • Khor Virap
  • Noravank
  • Erevan
  • Echmiadzin
  • Zvartnots
  • Garni
  • Gaghard

 Presentazione del viaggio


Il percorso segue un ampio anello che iniziando da Erevan, la capitale, esplora la parte meridionale del Paese, ricca di monasteri ed antichi villaggi tra i paesaggi montani dove “nacque” il vino, e sale verso nord attraverso il passo di Selim lungo l’antica via dei carovanieri, arrivando al grande lago di Sevan. Si prosegue per le boscose regioni settentrionali, che ricordano un poco la Svizzera alpina, caratterizzate da costruzioni con architetture medievali, per poi rientrare a Erevan, che funge anche da base per le escursioni che completano il programma. La capitale è una città moderna ed al tempo stesso molto legata alle tradizioni religiose e culturali, tra le quali si annovera la musica riprodotta con strumenti antichi, che si apprezzeranno ad un concerto.

NOTA TECNICA

L’Armenia è un Paese montuoso situato nel Caucaso meridionale, tra Europa e Asia, il cui territorio si estende su un altopiano a più di 1000 metri di altitudine. Il clima è ottimale per una visita, perché giova del caldo secco estivo, senza avere temperature opprimenti e le precipitazioni sono quasi inesistenti. La temperatura massima prevista arriva a 30°C, la media notturna è di 22 °C. I servizi erogati sono molto validi, sia per gli alloggi che per il cibo. I pernottamenti sono in hotel 4 stelle. Gli armeni sono molto orgogliosi della loro cucina, ed il piacere di sperimentarla è parte delle gioie del viaggio. Ci si sposta utilizzando automezzi privati di buona qualità.
Per l’Armenia i cittadini italiani non necessitano di visto ma è richiesto un passaporto con almeno sei mesi di validità al momento dell’ingresso nel Paese.

L’ARMENIA, UNA NOTA STORICA

L’Armenia, situata nella bellissima regione del Caucaso meridionale, è grande come circa un decimo dell’Italia ed ha una popolazione che supera di poco i 3 milioni di abitanti. Ha una storia antichissima e la sua capitale Erevan è tra le poche antiche città del mondo di cui si conosce con esattezza la data di origine: l’iscrizione in caratteri cuneiformi che venne qui rinvenuta indica nell’estate del 782 a.C. la sua fondazione da parte del Re di Urartu, Arghishti I, che la battezzò col nome di Erebuni. Fu anche il primo stato ufficialmente cristiano della storia a seguito dell’evangelizzazione nel IV secolo di Gregorio “l’Illuminatore”, che divenne il primo Catolicos, o Patriarca Supremo della chiesa apostolica armena. In tempi più recenti le vicende furono legate dal confronto tra i potenti imperi ottomano e persiano, con alterne vicende fino alla conquista russa a metà del XIX secolo. Il momento più traumatico per gli armeni fu però il fatidico 1915, quando nel corso del primo conflitto mondiale gli ottomani ordinarono la deportazione di tutti gli armeni nell’est della Siria, attraverso le montagne, d’inverno ed a piedi, un’azione che fu messa in atto molto crudelmente da truppe e milizie irregolari, formate in gran parte dai curdi, nemici storici degli armeni: quello che il mondo conosce come il “genocidio armeno”. Oggi l’Armenia è uno stato indipendente, pacifico e bello da visitare; lo strascico della storia si evince dai confini chiusi con Turchia e Azerbaigian e dal supporto che l’Armenia fornisce al Nagorno-Karabakh, la regione abitata in prevalenza da armeni con cui confina a sud est e che fu teatro dei conflitti di secessione dall’Azerbaigian tra il 1988 e il 1994 – alla data di oggi è uno stato non ancora riconosciuto dalla comunità internazionale anche a causa delle pressioni della componente islamica dell’ONU.

 Programma del viaggio


1°g.    Sabato 7 luglio, partenza per l’Armenia  
Per raggiungere Erevan, capitale dell’Armenia, vi sono diverse possibilità di volo e Amitaba può prenotare quello scelto dai viaggiatori. Il volo da noi suggerito è della Austrian Air che raggiunge l’Armenia via Vienna con collegamenti da Bologna, Firenze, Milano Malpensa, Roma e Venezia (per gli orari delle diverse connessioni contattare Amitaba); da Vienna si riparte per Erevan alle 22.20. Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente armeno di Amitaba e trasferimento all’Hotel Tufenkian o simile per il pernottamento.

2°g.    8/7 Erevan – Agarak – Tatev – Khndzoresk – Goris  
Partenza da Erevan in prima mattina per le regioni sud orientali dell’Armenia; dopo 250 km (4 ore circa) ai piedi di Tatev si incontrano le persone in arrivo dall’Iran con la capogruppo italiana. Si prende tutti assieme la funivia che porta al monastero di Tatev che attraversa la gola di Vorothan ed in pochi minuti conduce allo splendido monastero, il più grande centro culturale e spirituale del medioevo, arroccato in uno stupendo scenario. È un sito Unesco, una delle gemme dell’architettura medievale dell’Armenia, situato in uno scenario fantastico: gola profondissima, picchi montani e rocce selvagge che ne hanno fatto un convento inaccessibile. Si pranza in un ristorante locale e si proseguono le visite con il villaggio troglodita rupestre di Khndzoresk, affacciato a 1500 metri su un canyon dalle pittoresche formazioni rocciose e con le abitazioni stesse scavate nella roccia. Situato nei pressi del confine con il Nagorno-Karabakh e insediato già dai tempi preistorici, venne usato anche come nascondiglio durante le ribellioni indipendentiste del XVIII secolo. All’arrivo a Goris cena e pernottamento presso l’hotel Mirhav; oggi si percorrono circa 250 km.

3°g.    9/7 Goris – Karahunge – Selim – Noraduz – Sevan  
Nei pressi di Goris ci si reca a Karahunje, l’antico osservatorio astronomico situato ad est del paese che risale al 6° millennio a.C. e che alcuni hanno voluto chiamare “la Stonehenge armena”. Si trova a 1770 metri sopra il livello del mare e si estende su 7 ettari, è composto da 223 lastre di basalto di cui 84 hanno delle aperture lunghe 4 – 5 centimetri mirabilmente intagliate nella pietra. Nel 2001 nelle vicinanze sono stati scoperti molti petroglifi e graffiti che indicano un grande interesse per l’astronomia. Si prosegue verso nord arrivando al passo di Selim, conosciuto anche come passo di Vardenyats (64 km da Noratus), che era uno dei possibili passaggi della Via della Seta. Si visita il Caravanserraglio di Selim, costruito nel 1332 dal principe Cesare Orbelyan; gli armeni storicamente partecipavano al commercio internazionale con i propri prodotti esportando cavalli, sale, frutta secca, argento, oro, ecc. Proseguimento verso il  cimitero medioevale di Nortus, che preserva la più grande collezione di khachkars (croci su pietra) dell’Armenia, risalenti dal VII al X secolo. Di seguito visita al Lago Sevan che copre il 5% della superficie dell’Armenia ed è posto a 2,000 metri sopra il livello del mare; lasciato l’hotel se ne segue la costa passando dalla località di Sevan, la più popolare località di villeggiatura ai bordi del grande lago e arrivando all’hotel Avan Marak Tspatagh, posto in posizione panoramica sul lago.

4°g.    10/7 Lago Sevan – Dilijan – Goshavank – Haghpat – Sanahin – Dzoraget  
Partenza per Dilijan, che da qui dista 60 km, uno dei luoghi di villeggiatura più famosi dell’Armenia: da queste parti si dice che: “Se il paradiso avesse delle montagne, boschi e sorgenti minerali, sarebbe proprio come Dilijan”; la località viene anche chiamata “Piccola Svizzera Armena”. Da qui, con una deviazione di circa 20 km si raggiunge il monastero di Goshavank (XII o XIII secolo), che fu fondato da un famoso personaggio medievale, Mkhitar Gosh, autore del primo Codice armeno, un sito famoso anche per la rarissima croce-pietra armena che vi è conservata. Ci si reca ai monasteri di Sanahin (966 d.C.) e Haghpat (976 d.C.), situati vicino al confine settentrionale armeno con l’Azerbaigian, ritenuti tra le opere più belle dell’architettura medievale armena ed entrambi iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco. I dettagli architettonici e le decorazioni dei monumenti hanno molto in comune e si ha motivo di supporre che siano stati creati da architetti della stessa scuola. Si prosegue quindi per Dzoraget, dove si cena e pernottamento presso l’hotel Avan Dzoraget.

5°g.    11/7 Dzoraget – Fortezza di Amberd – Saghmossavank – Erevan
Partenza per Amberd (55 km a nord ovest) chiamata la “fortezza tra le nuvole” per la posizione a 2300 mt di quota sulle pendici del Monte Aragats (che è la cima più alta in Armenia, di 4095 mt – infatti l’Ararat, la vetta sacra per gli armeni, alta 5137 mt e ben visibile da Erevan, è oltre il confine meridionale in Turchia). Dopo la visita si prosegue verso est per circa 30 km sostando al Parco delle Lettere per arrivare al monastero di Saghmossavank; risale al XIII secolo ed il suo nome significa “Monastero dei Salmi”, è posto sopra la spettacolare gola di Qasagh e dal sito si gode di una bellissima vista su tutta la gola e fino al monte Ararat a sud. Il biblico monte Ararat, da cui secondo le leggende scese Noè dopo il diluvio universale piantando una vite come atto di speranza e rinascita, simbolo della rinnovata alleanza tra Uomo e Dio è, nonostante oggi esso si trovi in territorio turco, il cuore spirituale dell’Armenia e significa “luogo di Dio” in lingua armena. Partenza per la capitale Erevan. Cena e pernottamento in albergo a Erevan, dove per tutte le notti si utilizzerà l’hotel Tufenkian, un comodo 4*.

6°g.    12/7 Erevan – Khor Virap – Noravank – Erevan
Dopo la colazione visita al monastero di Khor Virap. Il sito ha una storia ricca e lunghissima, compresa tra il VII e il XVII secolo: si trova nella valle del monte biblico Ararat e la sua importanza è legata alla figura di Gregorio l’Illuminatore, che introdusse il cristianesimo in Armenia e divenne il primo Catolicos (Patriarca Supremo della Chiesa Apostolica Armena). Da qui si procede verso est (20 km) per il monastero di Noravank, un grande centro religioso e culturale del XIII secolo il cui nome significa “Monastero Nuovo”. Si trova in un luogo inaccessibile, circondato da un paesaggio stupendo. Pranzo in una località rupestre vicino al monastero. Si sosta presso l’azienda vinicola di Areni per una degustazione del vino locale. Rientro a Erevan. Si cena in un ristorante tipico.

7°g.    13/7 Erevan ed escursione a Echmiadzin e Zvartnots
La storia della capitale armena inizia nell’VIII secolo a.C. ma della città originaria è sopravvissuta solo una piccola parte; in tempi recenti era preponderante lo stile dell’era sovietica ed oggi vi è un rifiorire di costruzioni più moderne. Verso le 10 ci si reca a Echmiadzin (18 km) – il Vaticano armeno che ospita anche la Santa Sede del Catolicos, capo supremo della Chiesa Armena, e si visita la cattedrale. Rientrando si visitano le rovine della cattedrale di Zvartnots, perla d’architettura armena del VII secolo, sito dell’Unesco. Tornati a Erevan si effettua un giro della città e si pranza durante l’escursione: Piazza della Repubblica, progettata secondo lo stile dell’architettura tradizionale, il palazzo del Governo, il Ministero degli Affari Esteri, l’ufficio postale centrale, la Galleria d’Arte, l’Opera del teatro e del balletto, il Parco della Vittoria con la statua di Madre Armenia, il Complesso sportivo e dei concerti, il ponte Kievyan, Baghramyan Avenue, il Palazzo Presidenziale, l’Accademia delle Scienze, il Parlamento (Assemblea Nazionale), l’Unione degli Scrittori, il mercato della frutta, dove si può trovare la famosa frutta secca armena, e il Tsitsernakaberd – memoriale e museo delle vittime del Genocidio. Cena in un ristorante tipico.

8°g.    14/7 Erevan ed escursione a Garni e Geghard
Visita del museo di Matenadaran che custodisce antichi manoscritti e documenti storici provenienti da tutta Europa e dall’Asia raccolti nel corso dei secoli, inclusa la prima copia della Bibbia e dei Vangeli in armeno, che affascinano con le belle miniature. Ci si reca quindi a Garni, 30 km ad est della città, dove si visitano la cittadella ed il tempio pagano di Garni, un suggestivo monumento del periodo ellenistico, impressionante esempio dell’architettura antica armena. Si partecipa poi ad un bel concerto di ‘’Duduk’’ – strumento musicale tradizionale armeno. Si pranza in una casa locale dove si potrà partecipare alla preparazione del pane nazionale armeno, il “Lavash”, che si cuoce in una tipica stufa posta sotto terra chiamata “tonir”. A nord-est di Garni (10 km), nella valle superiore della gola del fiume Azat, si completa la giornata con la visita di un magnifico monumento d’architettura medievale armeno, il monastero di Geghard, iscritto nel patrimonio mondiale di Unesco. Rientro nella capitale e cena di arrivederci in ristorante tipico.

9°g.    Domenica 15 luglio, volo di rientro in Italia 
Il volo della Austrian parte alle 4.25 con arrivo alle 6.25 a Vienna; da qui gli orari dei collegamenti sono 17.45 – 19.05 per Bologna, 12.50 – 14.20 per Firenze, 7.10 – 8.35 per Milano Malpensa, 12.45 – 14.20 per Roma e 9.10 – 10.20 per Venezia.

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Bimbo armeno

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Lago Sevan
Tempio di Garni
Noravank
Cantina armena
Frutta secca armena
Geghard

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.