Ogni attività rivolta al Tibet deve fare i conti con la perfidia delle autorità che, nell’ambito del progetto strategico di eliminare tutto ciò che non è ‘cinese’ dai territori occupati, non desiderano alcun tipo di intervento esterno che possa in qualche modo sostenere le culture locali – non solo in Tibet, ma anche nelle aree mongole, uiguri, ecc. Il disegno è quello di convincere il mondo che il Tibet non è mai stato tale, ma solo una provincia dell’impero cinese. L’aiuto importante che possiamo dare è quindi un fermo riconoscimento della verità storica e un sostegno ai contenuti della cultura tibetana.
La popolazione tibetana lotta tenacemente per preservare la lingua e le tradizioni, nel contesto di un paese che è stato brutalmente invaso e senza mezzi termini si vuole “cinesizzare”. Tra la popolazione si riscontrano molti problemi, ma nonostante decenni di metodiche sopraffazioni permane il potente sentimento di mantenere l’indipendenza mentale data dalla lingua e dal sostegno dei forti contenuti religiosi e culturali del mondo tibetano, ai quali negli ultimi anni cominciano ad ispirarsi anche un grande e crescente numero di cinesi – che sono diventati oggi i maggiori sostenitori dei bisogni materiali dei monasteri nelle vaste aree tibetane esterne alla “Tibetan Autonomuous Region”.
In questo ambito Amitaba ha scelto di sostenere la Jonang Foundation con base negli USA, che con estrema ponderatezza sta collaborando alla preservazione del lignaggio tibetano dei Jonangpa. Questa bella collaborazione ha consentito di organizzare la visita in Italia tra dicembre 2007 e gennaio 2008 di Lama Kunga Sherab Rimpoce, venuto così per la prima volta in occidente. Questo ieratico sant’uomo, principale Maestro di questa tradizione, ha conferito l’iniziazione completa di Kalachakra, e si sono organizzati un insieme di eventi a Milano e cinque giornate dedicate alla cultura del Tibet a Venezia.
Per aiutare la Jonang Foundation Amitaba ha organizzato dei viaggi a scopo benefico, dove i ricavi vengono donati alla stessa. Ad esempio in Tibet nel luglio 2009; nell’agosto 2011; ed anche nella regione del monte Kailash e in Ciangtang.
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Amitaba invia bimestralmente ai propri amici viaggiatori tramite posta elettronica il “Diario di bordo”, una raccolta che focalizza alcuni dei viaggi in partenza, presenta diversi argomenti di ambito culturale e immagini dei viaggiatori.
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