L’India offre un ampio spettro di opportunità per i viaggi a contenuto sportivo, con attività che ne possono costituire sia il motivo principale che un piacevole momento a contorno di itinerari più fortemente culturali. Vediamo in sintesi le possibilità.
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In India ci sono trekking interessanti in varie parti del Paese, dal deserto del Thar in Rajasthan e Gujarat alle aree tribali del nord est in Arunachal Pradesh e Nagaland, ma per quasi tutti i viaggiatori il magnete irresistibile è la poderosa catena himalaiana! Per un esame delle possibilità, collegarsi a Trekking himalaiano.
Le cime che possono attrarre gli alpinisti nell’Himalaia indiano sono innumerevoli, dai colossi che superano i 7000 metri ad un gran numero di “6000”, oltre ad un mare infinito di montagne meno alte. Si trovano ancora vette inviolate e molti dei monti nelle zone più remote non hanno neppure un nome. Escludendo le zone di confine con il Pakistan e la Cina chiuse all’accesso turistico, tutto il resto di questa vastità è accessibile e la maggior parte dei monti può essere salita senza necessità di particolari permessi, ma non le vette principali, per cui bisogna adempiere ad alcune formalità d’obbligo.
Nello scegliere una meta alpinistica le considerazioni climatiche ed ambientali riportate negli opportuni paragrafi del sito sono ancor più importanti, e le problematiche dell’alta quota sono amplificate. Si tenga inoltre presente che in caso di difficoltà un intervento di soccorso esterno nella maggioranza dei luoghi non è possibile: bisogna quindi pianificare le salite adottando lo stile delle spedizioni, cercando di essere autosufficienti e valutando attentamente i pericoli oggettivi. È quindi necessario avere una certa esperienza ed utilizzare per la logistica ed il reperimento di guide, assistenti e materiale un referente affidabile.
Amitaba in questo ambito ha accumulato negli anni una buona esperienza, organizzando con successo salite sopra i “6000” principalmente in Ladakh ed in Rupshu, sullo Stock Kangri, il Kang Yaze ed il Mentok. Nel corso di molti trekking su richiesta dei partecipanti vengono a volte incluse salite a vette panoramiche ma non tecniche, che non richiedono progressione su ghiacciaio o in parete. Siamo quindi disponibili a valutare con gli appassionati la fattibilità dei progetti mettendo a disposizione le nostre conoscenze e capacità realizzative.
L’uso dei cavalli in India è molto diffuso, quasi sempre per attività di lavoro, ma ci sono maneggi con cavalli di qualità. Un’attività molto interessante sono i percorsi esplorativi a cavallo, possibili in alcune zone dell’India. Amitaba ad esempio ha organizzato dei trekking in Rupshu, la regione dell’altopiano in Ladakh, con i partecipanti che eseguivano percorsi esplorativi a cavallo e si ricongiungevano ai punti di campo previsti, dove i materiali necessari, le provviste ed il bagaglio personale venivano portati dagli assistenti con una carovana di cavalli da trasporto. Si tenga solo presente che per predisporre questo tipo di viaggio sono necessari alcuni mesi di preavviso per prenotare le montature più adatte che sono poche; è anche necessario essere già cavalieri esperti. Di natura diversissima sono i percorsi con i cammelli che si possono organizzare nel deserto del Thar, in Rajasthan e Gujarat, dove però di solito i cammelli sono usati per il trasporto e raramente vengono montati.
L’utilizzo di kayak e zattere si era diffuso da molti anni in Nepal e successivamente è approdato in India, dove i fiumi himalaiani sono di grande interesse per gli appassionati dell’avventura offerta dalle acque spumeggianti. Vi sono fiumi con ogni possibile grado di difficoltà ed anche molto pericolosi: chi si cimenta deve avere capacità tecnica ed essere in grado di giudicare autonomamente i rischi e le difficoltà di recupero che ci sono in molte zone. In alcune regioni ci sono dei percorsi in zattera alla portata di tutti, ad esempio in Ladakh dove è ormai diventato abbastanza popolare discendere un tratto del fiume Indo; anche molti viaggiatori di Amitaba hanno provato, sperimentando un poco di emozione e tanta gioia. La parte dell’Indo più utilizzata per il rafting inizia poco oltre il monastero di Spituk nei pressi di Leh e arriva fino alla confluenza col fiume Zanskar, un percorso di circa due ore che può essere abbastanza veloce quando il fiume è carico d’acqua, ma non vi sono rapide pericolose anche se per alcuni chilometri si segue una gola spettacolare, profonda e scoscesa. Un poco più impegnativo e lungo è il tratto del fiume Zanskar che partendo dai pressi del villaggetto di Chilling arriva alla confluenza dell’Indo. Alcune rapide richiedono di stare ben saldi a bordo ed il fiume a volte diventa piuttosto stretto ed impetuoso; si seguono molti chilometri di canyon dalle rocce colorate: un panorama decisamente stupendo. Per i più avventurosi è anche possibile partire dalla valle di Padum in Zanskar e discendere la corrente dell’omonimo fiume fino all’Indo, portando con sé tende e cibo: ci vogliono da tre a quattro giorni.
Gli amanti della bicicletta hanno sovente nel cuore il desiderio di cimentarsi con un itinerario himalaiano. Ci sono tante opzioni possibili, seguendo le innumerevoli strade che si inerpicano lungo le profonde valli, ma nella scelta bisogna tenere presente che il traffico a volte può essere pericoloso, con camion e autobus indiani che vanno tanto piano in salita, emettendo dense nubi di fumo nero, quanto rapidi e poco consapevoli degli scarsi freni in discesa… Le strade più strette quindi non sono sempre l’opzione migliore.
L’organizzazione di questi percorsi prevede di solito la disponibilità di almeno un mezzo di appoggio che segue i ciclisti con l’attrezzatura richiesta, utile anche come “scialuppa di salvataggio” per chi ha problemi tecnici o cede alla fatica. In funzione dell’itinerario prescelto a volte è consigliabile avere con sé l’attrezzatura da campo, per l’assenza di punti di ristoro e di accoglienza in molte aree, e per essere comunque liberi nella scelta dei punti di sosta.
Tra le diverse possibilità, la lunga strada che porta dalle pianure gangetiche alle valli del Ladakh è uno dei grandi percorsi mitici degli appassionati, andando o via Manali o, ancora più difficile, allargando la rotta risalendo il fiume Sutlej fino in Spiti e giungendo poi in Ladakh da qui, con un’opzione per i più forti di seguire anche una parte su sentiero tra i passi del Kun Zum e del Baracha, lungo la valle del lago di Chandra. Questa grande traversata himalaiana richiede il superamento di altissimi passi, di cui due oltre i 5000 metri. Chi riesce ad arrivare a Leh in sella alla bicicletta spesso ha l’obiettivo di completare il viaggio spingendosi a nord di Leh fino alla valle di Nubra: significa risalire con successo il passo più alto del mondo, il Kardong la, di ben 5600 metri! Un’altra meta epica è la valle dello Zanskar, che alcuni rari sportivi hanno raggiunto da Leh dopo la conquista della valle di Nubra.
Oltre ai percorsi lungo le strade, in Ladakh vi sono alcuni sentieri abbastanza adatti ed aree dove ci si può cimentare in alta quota con la mountain bike, sia ai bordi della valle dell’Indo che sull’altopiano del Rupshu. Amitaba ha organizzato per alcuni appassionati ad esempio un percorso attorno al lago di Tso Kar e fino alle valli di Dat nella regione di Karnak, a ridosso del versante sud orientale del Kang Yaze.
La gran parte delle coste indiane non è adatta alle immersioni subacquee, con fondali sabbiosi e poco interessanti. Ma nell’arcipelago delle Andamane si trovano siti d’immersione visitati pochissimo, molto ricchi di vita; le attrezzature disponibili sono di buona qualità ma va tenuto presente che spesso come barca d’appoggio si utilizzano le piroghe a motore, che si avventurano nell’oceano anche con moti ondosi piuttosto consistenti ed a cui bisogna abituarsi. Immersioni si possono fare anche nelle isole Laccadive.
In India si possono praticare tantissime altre attività e sport. Ecco alcune possibilità:
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Amitaba invia bimestralmente ai propri amici viaggiatori tramite posta elettronica il “Diario di bordo”, una raccolta che focalizza alcuni dei viaggi in partenza, presenta diversi argomenti di ambito culturale e immagini dei viaggiatori.
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