La casa del califfo
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AutoreTahir Shah |
TitoloLa casa del califfo |
Contenuti
Viaggio dentro il Marocco, nel giro di una singola casa, alla scoperta di un paese solo all’apparenza facile e accogliente. La casa del Califfo è il racconto autobiografico di un trasloco da Londra a Casablanca. Lo scrittore, marocchino di origine, decide di tornare a vivere nel suo paese, per ritrovare non solo ricordi d’infanzia e amici di un tempo, ma ricominciare a vivere senza condizionamenti, lontano dal grigiore londinese, con pù spazio a disposizione. L’impatto con la vita e la società marocchine, intreccio di islamismo e antichissime tradizioni africane, si rivela alquanto complicato: i silenzi inspiegabili della gente, il fatalismo esasperato, il rapporto assurdo con le istituzioni, l’illusione e l’inganno elevati a regola di vita. La Casa del Califfo, tutta da ristrutturare, ma bella da mozzare il fiato, è in quartiere ora malfamato di Casablanca. I lavori di ristrutturazione diventano metafora esistenziale di tutta la famiglia, il simbolo della nuova vita degli inquilini fino alla scoperta dell’equilibrio e della pace.
Olga Piscitelli
Cosa spinge Tahir Sbah a lasciare Londra e a trasferirsi con tutta la famiglia a Casablanca? Certamente i ricordi dell’infanzia, lontani ma così profondamente suggestivi, e poi il desiderio di fuggire l’opprimente grigiore londinese, una “misera esistenza” in un appartamento dalle “miserabili dimensioni”. Ma, a ben vedere, dietro a una decisione tanto radicale non c’è tanto il gusto per l’esotico, quanto piuttosto la ricerca della libertà e di una terra dove poter finalmente essere se stessi. Certo non tutto è così facile come sembra… L’impatto con la vita e la società marocchine, intreccio di islamismo e antichissime tradizioni africane, si rivela alquanto complicato: i silenzi inspiegabili della gente, il fatalismo esasperato, il rapporto assurdo con le istituzioni, l’illusione e l’inganno elevati a regola di vita. Ma emergono anche l’amore per i bambini, una solidarietà discreta e commovente, e, non ultimo, il gusto per la bellezza, coltivato da misteriosi artigiani custodi di una tradizione millenaria. Microcosmo di una società tanto controversa è Dat Khalifa, la Casa del Califfo, dove Tahir si trasferisce con la famiglia in un quartiere popolare di Casablanca: le interminabili opere di ristrutturazione della grande casa, e le storie che riemergono dalle sue stanze, diventano lo sfondo e in un certo modo il simbolo della crescita spirituale e culturale dei suoi inquilini, fino alla scoperta di un nuovo equilibrio e della pace.